La Giunta comunale ha predisposto la proposta di riassetto delle aliquote IMU che sarà sottoposta al Consiglio Comunale il 9 e 10 aprile. Il ritocco si è reso necessario alla luce della riduzione dei trasferimenti da stato e regione. “Nel 2013 il Comune di Asti avrà 13.269.015,75 euro in meno da Stato e Regione di quanti ne ha avuti, ad esempio, nel 2010. Complessivamente nel 2013, rispetto al già difficile 2012, il bilancio dispone di 8.500.000 euro in meno” commentano il sindaco Brignolo e l’assessore al bilancio Cannella. “La proposta di bilancio che stiamo predisponendo – aggiungono sindaco e assessore- tende, nonostante le ristrettezze, a non smantellare il sistema dei servizi alla persona, preservando soprattutto l’assistenza sociale e quanto può dare fiato all’economia. Per mantenere l’impianto dei servizi sarà necessario che una parte degli 8.500.000 euro mancanti siano recuperati con maggiori entrate e quindi anche con una manovra aggiuntiva sull’Imu”. Ciononostante il ritocco dell’IMU non si traduce in uno stravolgimento ma solo in un lieve rialzo, che mantiene gli stessi principi che hanno guidato la manovra IMU 2012: chiedere di più a chi ha di più e difendere chi ha meno, incentivare il mercato degli affitti incentivando i contratti calmierati. L’IMU sarà ritoccata al rialzo ma resta al minimo (0,40) l’aliquota sulla prima casa. Per le ulteriori proprietà sale leggermente l’aliquota, ma si aumentano gli incentivi per chi accede ai contratti calmierati sia per uso abitativo che commerciale. In proposito si segnala che è in dirittura d’arrivo il rinnovo dell’accordo (vecchio di nove anni) territoriale tra associazioni dei proprietari e degli inquilini che definisce i canoni agevolati che posso o beneficiare delle agevolazioni Imu. La prossima settimana vi sarà anche un ulteriore incontro con le associazioni di categoria per il raggiungimento di un accordo (che sarebbe il primo in Italia e quindi si presenta come progetto pilota) per definire anche un accordo tra proprietari e conduttori, riguardo ai contratti per negozi e laboratori artigianali, anch’essi destinatari di sgravi Imu.