Asti si sta preparando a uno degli eventi più attesi del suo settembre astigiano e non solo. Il Festival delle Sagre, giunto alla sua 44^edizione, trasformerà piazza del Palio nel più grande ristorante a cielo aperto d’Italia. Si comincia sabato 9 alle 18.30, ma il clou è previsto domenica 10 settembre. 41 le pro loco che prepareranno 80 piatti della tradizione piemontese.

Ma il mondo contadino tra Otto e Novecento verrà raccontato soprattutto dalla sfilata, 3000 i figuranti, che metteranno in scena, a piedi, sui carri, una vera e propria rievocazione storica di quella che erano Asti e i Comuni della provincia all’inizio del secolo scorso. Ogni paese, con la sua pro loco, mette in scena il lavoro nei campi, i mestieri, le feste contadine e i riti religiosi, dalla vendemmia al battesimo, dalla battitura del grano alla festa di leva.

La sfilata si snoderà per le strade della città domenica mattina e terminerà al villaggio gastronomico dove si potrà scegliere tra decine di golosità fra antipasti, primi, secondi e dolci. Solo ed esclusivamente ricette tradizionali, tramandate di generazione in generazione e cucinate con materia prima di territorio. Agnolotti, risotti, tagliatelle e polente negli abbinamenti più vari. I grandi secondi della tradizioni monferrina: bolliti, fritto misto, bagna cauda e tanti piatti ormai scomparsi dal menu dei ristoranti: come la “puccia” (soffice polenta sciolta nel minestrone di fagioli e condita con burro e formaggio) o il “baciuà”, lo zampino di maiale lessato, aromatizzato nell’aceto e fritto. Le proposte dolci sono normalmente più di trenta: dalle creme ai biscotti, dal bunet alle torte “alla moda di un tempo”.

Quest’anno grande attenzione è stata riservata alla sicurezza. Nel Villaggio Gastronomico saranno banditi i bicchieri di vetro, che lasceranno spazio a materiali ecocompatibili. Presenza in piazza di stewart e blocchi di cemento per impedire l’accesso al Villaggio di auto e altri mezzi.
Il villaggio gastronomico sarà aperto al pubblico sabato 9 settembre dalle 18.30 alle 23.30 (solo i dolci verranno serviti fino alle 24) e domenica 10 settembre dalle 11.30 alle 22.

Ecco i menù preparati dalle pro loco.

ANTIGNANO:
Tajarin di mais 8 file al sugo di salsiccia – € 3,50
Crostata di mais con confettura di ciliegie – € 1,80
AZZANO: 
Risotto ai funghi – € 3,50
Il dolce dell’Abbazia – € 2,00
BOGLIETTO DI COSTIGLIOLE: 
Taglierini fatti in casa conditi con sugo di carne – € 3,50
Pesche al Moscato d’Asti – € 2,00
CALLIANETTO: 
Gran fritto misto di Callianetto – € 7,50
Tortino ‘d Gianduja – € 1,80
CALLIANO: 
Agnolotti d’asino – € 5,00
Salamini d’asino – € 2,00
CANTARANA:
Cotechino con purea di ceci – € 3,50
Tomini elettrici (formaggio fresco di latte vaccino condito con salsa di prezzemolo, aglio, olio e peperoncino) – € 2,70
CASABIANCA:
Polenta fritta con gorgonzola – € 3,00
Salame dolce di Casabianca – € 1,80
CASTELLERO:
“Fundent” (fondenti di nocciole) – € 1,80
Croccanti di nocciole – € 1,80
CASTELLO DI ANNONE: 
Lasagnette della vigilia (condite con bagna cauda) – €. 4,00
Torta dell’abbondanza – €. 1,80
CELLARENGO: 
Tinche in carpione – € 5,50
Trippa calda con cipolle (biséca) – € 3,70
CESSOLE: 
Frittelle salate alla campagnola – € 2,50
CORSIONE: 
Torta di mele – € 2,20 – € 2,90
CORTAZZONE: 
Tagliatelle all’uovo con tartufo – € 5,00
Focaccia di mele – € 1,80
COSTIGLIOLE: 
Ravioli con il “plin” – € 4,30
Bunèt di Costigliole – € 1,80
CUNICO: 
Gnocchi alla Cunichese – € 3,50
GRAZZANO BADOGLIO: 
“Soma d’aj” con uva – € 2,20
Pane arrostito con pomodoro e uva – € 2,20
ISOLA D’ASTI: 
Baciuà (soffice zampino di maiale lessato, posto sotto aceto aromatizzato, impanato e fritto in padella) con bagnetto – € 3,80
Frittura di lumache – € 4,70
MONASTERO BORMIDA: 
“Puccia” di Monastero (soffice polenta sciolta nel minestrone di fagioli condita con burro e formaggio) – € 3,30
Robiola di Roccaverano con pane cotto nel forno a legna e mostarda di uva Moscato € 2,20
MONCALVO: 
Sontuoso bollito misto di Moncalvo – € 6,20
Panna cotta – € 1,70
MONGARDINO: 
Risotto alla Barbera d’Asti – € 3,50
Antico “mun” (mattone dolce) – € 1,80
MONTECHIARO: 
Risotto con tartufo – € 5,00
Crema dolce in pasta sfoglia – € 1,80
MONTEGROSSO: 
“Cisrà” minestra di ceci con costine – € 3,50
Panfritto con salumi del Monferrato – € 2,60
MONTIGLIO MONFERRATO: 
Uova al tegamino con tartufo e polenta – € 4,00
Torta di nocciole – € 2,00.
MOTTA DI COSTIGLIOLE: 
Gran “bagna càuda” con peperoni e verdure di stagione – € 4,50
Involtino di peperone (con ripieno di tonno, burro, acciughe e capperi) – € 3,00
NIZZA MONFERRATO: 
“Belecauda” (farinata di ceci) – € 3,20
PALUCCO: 
Lingua in salsa verde – € 3,50
“Friciö” (frittelle dolci del contadino) – € 1,80
PORTACOMARO: 
Gran fritto misto di Portacomaro – € 7,50
Torta di castagne – € 1,80
QUARTO D’ASTI: 
Tagliatelle al sugo di cinghiale – € 3,50
Rotolo al cacao con nocciole – € 1,80
REVIGNANO: 
Zabaglione al Moscato d’Asti – € 2,00
Bunèt della nonna – € 2,00
REVIGLIASCO: 
Stufato di vitellone piemontese alla Barbera d’Asti con polenta – € 4,50
ROCCHETTA TANARO: 
Rustica ai formaggi – € 2,50
Friciulin (frittelle) di patate – € 2,30
S. MARZANOTTO: 
Polenta arrostita sulla brace con salsiccia e peperonata – € 4,50
Lardo macinato, insaporito e spalmato sul pane – € 1,80
S. CATERINA DI ROCCA D’ARAZZO: 
Agnolotti al sugo di carne – € 4,30
Antico “bodino” di Casa Savoia” – € 1,80
SAN DAMIANO: 
Salsiccia alla Barbera d’Asti – € 3,70
Canestrelli di San Damiano – € 1,70
SERRAVALLE: 
Tonno di coniglio – € 5,00
Torta di zucca – € 1,80
SESSANT: 
Carne cruda all’Astigiana – € 4,20
Torta di pane – € 1,80
VALENZANI: 
Polenta con bocconcini di cinghiale – € 4,50
Salamini di cinghiale – € 2,50
VARIGLIE: 
Pan marià (pane raffermo, passato nell’uovo e fritto) – € 2,20
Friciulin (frittini) di riso – € 1,70
VIARIGI: 
Agnolotti alla moda di Viarigi conditi con sugo di arrosto – € 4,30
VILLAFRANCA: 
Tagliatelle ai funghi porcini – € 3,50
“Bunèt” al cioccolato – € 1,80
VILLANOVA: 
Vitello tonnato – € 4,10
Pesche ripiene al cioccolato – € 2,00