Il 2015 è stato un ottimo anno per il turismo astigiano e lo confermano i dati statistici ufficiali generati dai   pernottamenti presso strutture ricettive regolarmente censite resi noti nel corso di una conferenza   stampa in Regione.  Dopo il risultato del 2014 (+ 9,5% di arrivi e + 8,1% di presenze) il 2015 della provincia di Asti si   chiude con un + 11,27% di arrivi e un + 9,55% di presenze, uno dei migliori risultati del Piemonte. Complessivamente è l’intero prodotto colline che cresce e che vede Alba e le Langhe con un + 4,26 di arrivi  e un + 2,9% di presenze, mentre il dato Alessandrino si assesta su +0,8% di arrivi e + 2,2 % di presenze.  “In questo momento di grandi trasformazioni e soprattutto a fine mandato, questo dato ci conforta e siamo   contenti dei risultati ottenuti – commenta Maria Teresa Armosino, presidente di AstiTurismo – abbiamo   lavorato con un budget che è un terzo di quanto dispongono altre ma cresciamo del doppio, segno che   anche con poco, ma con tanta buona volontà i risultati possono essere conseguiti. Dal 2010, anno della   nomina del Cda che presiedo, ad oggi l’Astigiano ha guadagnato circa 76 mila presenze e lasciamo un’ATL in   perfetta salute e soprattutto con un bilancio attivo e senza debiti”. Un dato questo che va analizzato nel dettaglio, per capire come e perché si sono registrati questi   incrementi nel corso degli anni, tenendo conto che da questi numeri sfuggono tutte le forme di turismo   escursionistico, ovvero quelle che sono di transito sul territorio, ma non generano pernottamento poiché   vengono privilegiate strutture di località limitrofe. “Non possiamo assolutamente prenderci tutto il merito di questo risultato – prosegue Armosino – ma   sappiamo di aver fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità garantendo il nostro contributo con attività   promozione e di informazione, spesso silenti, ma sicuramente costanti. Fondamentale in questi anni è stata   la collaborazione fra Enti del territorio e ovviamente strategica l’attività degli operatori dei servizi di   accoglienza turistica che hanno offerto forme ricettive sempre più adatte ai mercati di riferimento.   Importante anche la collaborazione tra ATL e la condivisione di numerosi progetti, così come il   coordinamento della Regione e del Ceip”. Le colline di Langhe e Monferrato nel loro complesso salgono a 1 milione e 664 mila pernottamenti numeri   che ovviamente sono da rapportare ai posti letto del territorio, ovvero con Alessandria e Alba che possono   contare su una capacità ricettiva rispettivamente di 11.801 e 11.578 posti letto e Asti che dispone di 7.750   posti suddivisi su 496 strutture ricettive prevalentemente di piccole dimensioni ed extra alberghiere (media   letti per struttura 15, 63). “La nostra offerta ricettiva è leggermente diversa rispetto a tutte quelle delle altre Province del Piemonte –   spiega Wanda Migliore, responsabile di AstiTurismo – In termini di posti letto siamo più vicini ai numeri di   Biella, Vercelli e Novara, ma mentre queste tre destinazioni hanno un numero di strutture inferiore (intorno   alle 200 unità, segno che prevalgono le strutture alberghiere di medio grandi dimensioni), in Provincia di   Asti abbiamo negli anni assistito ad una costante crescita di Bed & breakfast e agriturismo tutti di piccole   dimensioni, cosa che ci ha indotti a mettere in atto azioni promozionali che potessero intercettare quei   segmenti di mercato adattabili alla nostra tipologia di offerta: abbiamo privilegiato tutte quelle attività   volte ad incentivare il turismo individuale o di piccoli gruppi”. Da una analisi più approfondita dei dati si può osservare che rispetto al 2014 i Comuni del Sud della   Provincia fanno registrare il maggior incremento complessivo (+7.750 arrivi e + 14.280 presenze) mentre i   Comuni del Nord salgono di +4210 arrivi e +7032 presenze. Crescono anche i dati di Asti città che guadagna   +1.489 arrivi e +6.658 presenze, segno che cresce l’interesse per soggiorni in collina e preferibilmente nel   settore extra alberghiero che registra un picco del +18,60% sugli arrivi e un +16,43% sulle presenze.   Rispetto alla provenienza emerge che l’Astigiano raggiunge il 53% di presenze dall’estero così ripartite   40.345 in Asti città, 43.395 nei Comuni del Nord e ben 86.032 nei Comuni del Sud. Di questi turisti   provenienti dall’estero tutti i mercati principali registrano un incremento, in ordine d’importanza dei primi   10 mercati: Svizzera + 8%, Germania +17,4%, Francia + 15%, Paesi Bassi +36,3%, Belgio +45,4%, Norvegia +   29,9%, Regno Unito +2,8%, Usa +4,5%, Svezia +2,9%, Austria +5,7%, fino ad un +38,4% della Danimarca.  Per quanto riguarda il mercato italiano (47% delle presenze) la ripartizione è 63.995 per Asti, 44.047 per il   Comuni del Nord e 43.074 per quelli del Sud. “I mercati che fanno registrare il maggior incremento sono quelli sui quali, negli anni e nel nostro piccolo,   abbiamo investito costantemente con azioni comunicazione, ospitalità di giornalisti e attraverso la   partecipazione a fiere e workshop – commenta Armosino – ci incoraggia anche il dato della Cina che registra   un + 14,3% segno che questo nuovo mercato si sta gradualmente avvicinando anche a destinazioni più   ricercate e diverse dal tour classico dell’Italia (Roma, Venezia, Firenze, ecc.)”. In questo periodo l’ATL sta lavorando in modo più sistematico su questo mercato partecipando ai percorsi   formativi organizzati dalla Regione volti all’approfondimento delle esigenze dei nuovi turisti  e nei prossimi   giorni sarà a Riccione al Matching China dove si volgerà un workshop riservato a T.O. specializzati per il   mercato cinese. “Siamo comunque stati tra i primi in Piemonte – concludono dall’ATL – ad aprire un account   sul social network cinese QQ e presto verrà realizzata anche una guida al territorio in mandarino. Infine,   sempre nell’auspicio di intercettare nuovi mercati, la scorsa settimana abbiamo partecipato per la prima   volta al Mitt di Mosca dove, nonostante la crisi attuale, l’interesse dei ceti medio alti per i prodotti vino e   tartufo è in costante crescita. All’evento abbiamo partecipato con vini gentilmente offerti dal Consorzio   dell’Asti e nello specifico con prodotti Gancia”. Infine merita uno sguardo anche l’andamento mensile delle presenze turistiche: il mese che registra il   maggior incremento è maggio +28.31% rispetto al 2014, bene anche luglio + 20,05%, così come aprile   +13,47, giugno e agosto rispettivamente +7,04% e + 9,92%, lieve crescita anche per il mese di settembre   +3,20% mentre risultano negativi i mesi di ottobre (-5,10%) e novembre (-6,61%).