Un forte afflusso di chiamate al call center della Regione Piemonte per i circa 450mila tra ingiunzioni per il mancato pagamento dal 2010 al 2013, gestite da Soris, e avvisi di accertamento per il mancato pagamento del 2015, gestiti direttamente dagli uffici regionali, recapitati nelle residenze di molti piemontesi. È il bilancio della lotta alla evasione del bollo auto.

I destinatari delle ingiunzioni erano già stati raggiunti in passato dagli avvisi di accertamento per lo stesso motivo.

Entro il mese di dicembre, tra ingiunzioni e avvisi, saranno circa 700 mila le raccomandate recapitate nelle case dei piemontesi. Si spiega anche così l’alto numero di chiamate al call center, dove spesso si chiedono notizie sulla prescrizione del bollo o su altre questioni tecniche. Chi ha ricevuto ingiunzioni o avvisi di accertamento, se ritiene che non siano giustificati, può utilizzare il canale web disponibile sul sito della Regione (www.regione.piemonte.it), nell’area tematica “tributi”, dove possono essere inoltrate le osservazioni e le richieste necessarie. In alternativa ci si può rivolgere anche alle sedi ACI sparse sul territorio piemontese.