vinoOrmai è certo: il Nizza docg ci sarà già dalla vendemmia 2014. Dovrebbe entrare in vigore da quest’anno il nuovo disciplinare della super Barbera prodotta nella zona d’eccellenza di 18 comuni del Sud Astigiano attorno alla città di Nizza Monferrato. Ad annunciarlo è Filippo Mobrici, eletto da poche settimane al vertice del Consorzio di Tutela Vini d’Asti e del Monferrato: “Entro fine luglio – dice il presidente – il Comitato nazionale vini esaminerà la pratica del pubblico accertamento per il nuovo disciplinare del Nizza, dopodiché aspetteremo il via libera di Bruxelles. Senza creare illusioni, possiamo ben dire che la strada è ora tracciata per avere il nuovo disciplinare”.   L’iter per la “nuova” Nizza docg è cominciato pochi giorni prima del Natale 2013, quando  l’Assemblea dei soci del Consorzio  aveva approvato all’unanimità il rinnovato disciplinare. Poche settimane dopo era arrivato il sì anche dal Comitato vitivinicolo nazionale. Ora è fatto anche il pubblico accertamento, convocato dal Ministero delle Politiche agricole il 7 luglio a Isola d’Asti. Il sogno di legare il nome di una Barbera al suo territorio di produzione  è ormai realtà: l’Associazione Produttori del Nizza (presidente Gianluca Morino) ci crede dal novembre 2002, quando si costituì. Oggi ha vinto la sua scommessa.   Le principali novità introdotte nel disciplinare: il nuovo Nizza sarà 100% Barbera. Non è consentito l’arricchimento del grado alcolico. Nelle annate difficili non si produrrà Nizza. Inoltre nasce un Nizza riserva che deve essere affinato in cantina almeno 30 mesi (minimo 12 mesi in botti di legno).