L’Area di Sanità Animale del Servizio Veterinario dell’Asl AT ha avviato da alcuni giorni la campagna vaccinale preventiva contro la febbre catarrale degli ovini, meglio conosciuta come malattia “della lingua blu” (blue tongue).
Ventuno veterinari dell’Azienda sanitaria saranno al lavoro fino al 30 aprile, con un’estensione al 31 maggio per gli animali vaccinati per la prima volta che dovranno sottoporsi a richiamo.
L’intervento di immunizzazione interesserà tutti gli allevamenti bovini sia da riproduzione che da ingrasso (con l’esclusione di quelli importatori di vitelli francesi per i quali vige l’obbligo della vaccinazione all’origine), oltre gli allevamenti ovini.
Saranno vaccinati tutti i bovini (31.000 capi) e gli ovini (4.000) di età superiore ai tre mesi, nonché i caprini (500) coabitanti con le due specie sopra indicate. Gli allevamenti di soli caprini potranno essere vaccinati su richiesta dei titolari interessati. Non saranno invece sottoposti alle misure preventive gli animali a fine ingrasso (destinati alla macellazione entro i 2-3 mesi successivi).
Per bovini, ovini e caprini sottoposti alla campagna 2009 sarà sufficiente un unico intervento, mentre per quelli mai vaccinati si procederà a due interventi a distanza di 28 giorni.
“Il vaccino impiegato, così come quello utilizzato l’anno scorso – spiegano i veterinari – è del tipo spento, ossia provoca la comparsa di protezione contro il virus della lingua blu senza causare malattia: la vaccinazione avviene mediante iniezione sottocutanea di un millimetro di prodotto”.
Il vaccino – sottolinea Gianstefano Filippone, direttore dell’Area di Sanità Animale dell’Asl AT – è stato validato in ambito di Comunità Europea ed è privo di controindicazioni; la vaccinazione può determinare un lieve gonfiore di breve durata nel punto di iniezione e raramente, nelle 24 ore successive, un transitorio aumento della temperatura corporea. Come veterinari Asl abbiamo comunque a disposizione un protocollo di intervento per l’accertamento e la verifica di  casi di reazioni avverse impreviste: è pertanto importantissimo che gli allevatori ci segnalino i casi che dovessero verificarsi nelle 24-72 ore dopo la vaccinazione”. In questo caso si deve telefonare allo 0141.484026.
Filippone ricorda che “la vaccinazione è obbligatoria e la collaborazione degli allevatori è pertanto fondamentale per raggiungere l’obiettivo dell’immunizzazione completa del patrimonio zootecnico provinciale di bovini e ovini: solo la corretta e completa esecuzione del programma vaccinale consentirà di mantenere il territorio astigiano libero dalla malattia e soprattutto di evitare il blocco del commercio degli animali, con i conseguenti danni economici che ciò comporterebbe”.