Riflettori puntati nel weekend ad Agliano Terme, nel Monferrato, dove è andata in scena la prima edizione di Barbera e Champagne, festival organizzato da Barbera Agliano in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber. Il confronto tra i due vini nella chiesa sconsacrata di San Michele è stato apprezzato molto da turisti ed enoappassionati che hanno potuto degustare 53 etichette di Barbera dei produttori aglianesi e 40 etichette di champagne di piccoli produttori della Francia. Particolare interesse per le ostriche che con il rakfisk, piatto tipico norvegese a base di trota, hanno accompagnato le degustazioni insieme ai formaggi norvegesi. Ha registrato il tutto esaurito la degustazione di riserve di Champagne e ostriche organizzata sabato pomeriggio nella splendida cornice del Relais Villa Fontana. Nel ristorante appositamente allestito a fianco della chiesa di San Michele, gli chef dei ristoranti locali, in collaborazione con la Scuola Alberghiera di Agliano Terme (Agenzia di Formazione Professionale delle Colline Astigiane), hanno preparato per la cena del sabato sera e il pranzo della domenica alcuni piatti che hanno valorizzato gli abbinamenti con lo Champagne e la Barbera d’Asti. Apprezzata da tutti la qualità dell’offerta, comune denominatore della parte dedicata a cibo e vino e di quella dedicata a musica e cultura. Ospiti della manifestazione Andrea Scanzi, Giulio Casale e Massimo Cotto. ”Ho scoperto Agliano Terme grazie alla vostra iniziativa e grazie a una canzone di quello che è il cantautore che più ho amato, Giorgio Gaber, quindi unire vino e Gaber è una bella fortuna. Ciò che accomuna le barbere che ho assaggiato oggi è la grande capacità di raccontare questo territorio e la qualità straordinaria che può raggiungere questo vino” ha detto Andrea Scanzi che, intervistato domenica da Paolo Dal Bon, presidente della Fondazione Giorgio Gaber, ha parlato della sua esperienza di sommelier e del suo libro ‘Elogio dell’invecchiamento’. ”La Barbera è uno dei vitigni autoctoni più importanti che ha questo paese e che negli ultimi vent’anni abbiamo riscoperto. L’Italia si distingue per la maggiore ricchezza di vitigni autoctoni rispetto ad altri paesi. E questa è una ricchezza quantitativa e qualitativa che dobbiamo tenerci stretti e di cui fa parte anche la Barbera”. L’intervento di Massimo Cotto, ‘Il mio Monferrato tra musica e cultura’ ha preceduto l’intervista di Andrea Scanzi. Esperto critico musicale, Cotto ha raccontato una serie di episodi e aneddoti con musicisti e celebri personaggi astigiani, come Giorgio Faletti e Paolo Conte. Sabato sera sul palco di piazza San Giacomo è andato in scena lo spettacolo di Giulio Casale, “Vino, Canzoni e Illuminazioni”, appositamente ideato per l’occasione. L’artista trevisano, sensibile, efficace erede del difficile linguaggio del Teatro-Canzone gaberiano, ha affrontato, alternando parti cantate a parti recitate, i legami tra il vino e la musica italiana e internazionale, citando tra gli altri, Guccini, De Gregori, De André, i poeti maledetti, Piero Ciampi, Procol Harum e Jeff Buckley, chiudendo con una personalisssima interpretazione di Barbera e Champagne. Apprezzatissima l’esibizione della Palmarosa Band, ‘Atmosfere musicali da un juke box anni ’50’ di domenica pomeriggio. A chiudere la due giorni la cena di domenica sera organizzata nella sede di Asti della Scuola Alberghiera, durante la quale sono stati proposti piatti in abbinamento a Barbera e Champagne.