La possibilità di completare l’obbligo di istruzione con l’apprendistato è un’importante opportunità per contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico, che riguarda ragazzi tra i 14 e i 17 anni, e per consentire ai giovani il conseguimento di una qualifica professionale.
Secondo Giansecondo Bossi, l’apprendistato ha il grande merito di ricomporre la frattura tra istruzione, formazione e lavoro. La possibilità di avviare percorsi di apprendistato a 15 anni deve essere considerata un’occasione che, non escludendo altre scelte, amplia le possibilità di successo scolastico con percorsi formativi differenziati ma di pari dignità educativa, culturale e professionale.
Inoltre – sottolinea il direttore – l’apprendistato riconosce il valore educativo dell’impresa come luogo formativo e di trasmissione di saperi che proprio nell’artigianato e nel terziario trova le manifestazioni più qualificanti. A questo proposito occorrerebbero specifiche agevolazioni e incentivi per le imprese, soprattutto quelle artigiane e di piccole dimensioni, che si assumono la responsabilità e gli oneri formativi dell’apprendistato.  Inoltre, chiediamo una rapida e piena attuazione delle norme del 2003 che disciplinano l’apprendistato in diritto-dovere, con l’obiettivo di garantire effettivamente il diritto all’istruzione e alla formazione professionale dei giovani e di incidere in modo significativo sul problema della dispersione scolastica“.