Non si ferma la corsa del prezzo della benzina che ormai quasi quotidianamente segna nuovi record sforando in più regioni la fatidica soglia dei 2 euro. Il primato a livello nazionale spetta alle Isole Eolie dove un litro di verde è arrivato a costare 2.45 euro. Una situazione insostenibile, denunciano le principali associazioni di categoria, e che pesa in media 470 euro sulle casse degli italiani per la sola voce trasporti, ossia, circa 3 euro in più rispetto a quella alimentare secondo l’ultimo rapporto della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori).
Per far fronte ai rincari sono scese in campo anche le associazioni dei consumatori con un appello al Ministero dell’Economia (socio unico di Eni) e all’ad di Eni per la proroga degli sconti promossi dall’ente pubblico fino al 31 dicembre 2012 (la promozione, iniziata il 16 giugno, dovrebbe infatti scadere il 2 settembre).
“La funzione sociale della compagnia petrolifera statale deve essere ribadita ancora: non si può vedere il successo virtuoso della concorrenza e smettere il 2 settembre come niente fosse!” si legge nel comunicato controfirmato da Casa del Consumatore, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, Codacons, Assoutenti, Altroconsumo, Codici, ACU, Confconsumatori, Lega Consumatori, inviato per telegramma al Ministro dell’Economia Vittorio Grilli e all’amministratore delegato della compagnia petrolifera. Complice il maxi-sconto promosso dall’Eni il prezzo medio praticato con servizio dalla stessa società e da Total, Erg, Esso e Ip, per la benzina verde, vacilla tra 1,924 applicato da Total e Ip e 1,914 della Erg (fonte: quotidianoenergia.it).
Secondo le associazioni dei consumatori gli italiani hanno risparmiato fino a 700 milioni di euro di costo carburante con i week end di sconto ed invitano quindi i propri consumatori a fare il pieno presso le pompe che attueranno la promozione. All’orizzonte si profila uno “sciopero della spesa” fissato per il 19 settembre e che mira al boicottaggio della benzina più cara.
“L’iniziativa di Eni e quelle seguite in concorrenza hanno dimostrato che la benzina può costare di meno e che gli italiani sanno cogliere queste occasioni. Di qui l’appello a non far morire questo sano seme di concorrenza con la fine dell’estate”, concludono le nove associazioni promotrici dell’appello.

Fabio Ruffinengo