Dall’avvio nel 2006 del progetto RiNascita Donne – Cascina Graziella, molti sono stati i soggetti, istituzioni, associazioni e singoli cittadini che hanno sostenuto e ancora sostengono la campagna di raccolta fondi per la ristrutturazione della cascina di S. Maria di Moncalvo, bene confiscato alla mafia. Un lungo cammino, a volte difficoltoso, sempre con il conforto di tanti amici e con lo sguardo sempre rivolto alla meta. Domenica 16 Marzo 2014, l’Associazione di Promozione Sociale Camminare Lentamente insieme a Libera – Coordinamento di Asti, il Comune di Moncalvo, l’Associazione Rinascita e la Coop percorreranno un’altra tappa di questo percorso. Nell’ambito del progetto “Sentiero verde” organizzato da “Camminare lentamente”, si svolgerà la camminata “A cascina Graziella con Libera”: un percorso di solidarietà, di testimonianza e di condivisione del progetto. Una affascinante passeggiata, di circa 7 km, nel cuore del Monferrato, con partenza alle ore 14,30 dalla splendida cittadina di Moncalvo, di cui si visiteranno i capolavori monumentali e pittorici, poi lungo le strade campestri fino a raggiugere Cascina Graziella. Ma non solo: questa giornata è stata anche scelta dall’Associazione Rinascita e da Libera, come momento per condividere “lo stato dell’arte” nella ristrutturazione della cascina con tutti coloro che in questi anni hanno con grandi e piccoli contributi economici, con la realizzazione di iniziative, con il lavoro volontario, con la loro esperienza, permesso nel 2013 l’apertura del cantiere e l’avvio dei lavori edili nella cascina. Pertanto, alle ore 17,00, l’Associazione Rinascita e Libera invitano intorno al cantiere ogni singolo cittadino, i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni perché possano vedere come concretamente sono stati utilizzati i fondi fino ad ora raccolti. Sarà anche l’occasione per celebrare il risultato della campagna raccolti fondi sostenuta dai soci volontari delle Coop di tutto il Piemonte , una campagna che non solo ha permesso di raggiungere la ragguardevole cifra di 40.000 euro, ma soprattutto di far conoscere a tante persone sensibili il progetto e la storia della giovane Graziella Campagna. Sarà anche un’occasione per rinnovare pubblicamente l’appello sulla campagna raccolta fondi perché, se con orgoglio il gruppo di lavoro del progetto mostra quello che è stato fatto, servono altri fondi per ultimare i lavori di ristrutturazione e così realizzare il centro di recupero per donne in difficoltà, struttura non solo necessaria ma diventata ormai quasi indispensabile considerato la crescente richiesta da parte di molti servizi socio/assistenziali non solo del territorio piemontese.