askoll (7)Il deputato Massimo Fiorio è intervenuto ieri sera a Castell’Alfero, all’assemblea sulla Askoll,  sottolineando la necessità di “arrivare all’incontro del 10 marzo a Roma preparandosi con   attenzione sulle strategie future della proprietà, ma anche sulla correttezza dei comportamenti   adottati quando l’azienda era in attività”. “L’atteggiamento di chiusura della Askoll – ha dichiarato Fiorio – non lascia molti margini   al confronto. E tuttavia è importante capire quali intenzioni la proprietà ha sul futuro del   gruppo: vuole vendere? Oppure punta alla riconversione dell’attività produttiva? In questo caso perché l’azienda di Castell’Alfero non potrebbe essere rilanciata, forte dell’importanza che ha  il suo centro sviluppo e ricerche interno? Una prospettiva che, a fronte di un piano aziendale credibile, potrebbe consentire il ricorso agli ammortizzatori sociali, approfondendo l’ipotesi con  i Ministeri dello sviluppo economico e del lavoro. Ma occorre che la Askoll parli chiaro”. Il deputato Pd, che ha mantenuto contatti costanti con il Ministero dello sviluppo economico  a partire dall’incontro del dicembre scorso tra sindacati e proprietà, ricorda inoltre che “la Askoll ha sottoscritto accordi sindacali a fronte di piani di razionalizzazione del personale. Tutto   regolare se successivamente ha deciso di chiudere l’azienda e di avviare il licenziamento delle  maestranze?”.