cgil cisl uilI segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Piemonte, Laura Seidita, Giovanna Ventura, Lorenzo Cestari, insieme ai rappresentanti delle organizzazioni dei Pensionati e delle categorie del Pubblico Impiego, Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, hanno incontrato il Direttore delle Politiche Sociali della regione Piemonte, Raffella Vitale, per discutere della proposta di delibera dal titolo: “Riorganizzazione e riordino dei percorsi terapeutici e diagnostici per i malati di Alzheimer”. In apertura del confronto, i segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito la loro contrarietà, sia per questioni di metodo che di merito, alla delibera sulla domiciliarità e gli assegni di cura, adottata il 30 dicembre scorso dalla Giunta regionale e hanno promesso battaglia, chiedendone il ritiro. In merito allo specifico provvedimento sull’Alzheimer – non riconoscendone il carattere di urgenza – le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno espresso le loro forti perplessità, data l’attuale situazione politica in cui versa l’Amministrazione regionale, sulla sua adozione poiché comporterebbe un aumento delle tariffe per i Centri diurni per malati di Alzheimer. “Abbiamo ribadito la nostra contrarietà – hanno dichiarato i segretari ragionali di Cgil, Cisl e Uil, Seidita, Ventura e Cestari – a provvedimenti che comportano ulteriori aggravi di costo a carico dei cittadini e chiesto di aprire un tavolo tecnico di confronto sull’organizzazione dei servizi, residenziali e non, perché la politica dei risparmi, dettata dal piano di rientro, non può mettere in discussione la qualità dei servizi e l’occupazione”. I sindacati hanno chiesto un incontro urgente all’assessore Cavallera per stabilire come impegnare gli 80 milioni di euro che si rendono disponibili per le prestazioni extra Lea, in seguito all’attuazione del Piano Massicci, ribadendo la volontà di assegnarli alle Politiche Sociali e non alla copertira di eventuali altri buchi di bilancio.