consiglioQuasi cinque ore di approfondito confronto in consiglio provinciale con i primari dell’Ospedale Cardinal Massaia e con il direttore generale e il direttore amministrativo dell’Asl per discutere della delibera regionale che riduce di dodici reparti il presidio ospedaliero di Asti. Si è snodata in questo modo la seduta convocata dal presidente Brignolo per affrontare il tema della sanità astigiana, finalizzata a studiare una controproposta di razionalizzazione da sottoporre alla Regione Piemonte. Le relazioni dei primari presenti hanno messo in evidenza come molte attività che la Regione vorrebbe trasferire ad Alessandria non potrebbero essere ospitate in quella struttura che è estremamente vetusta e già satura. L’ipotesi di tagli prevista comporterebbe inoltre la perdita di attività che non solo hanno sviluppato un livello di eccellenza ma anche una grande attrattiva verso l’esterno con numerosi pazienti che vengono da fuori provincia e da fuori regione. Proprio al fine di formulare una controproposta più sostenibile la Provincia ha anche rispolverato un progetto risalente al 2012 con cui i direttori del’Asl di Asti, dell’Asl e dell’Aso di Alessandria nel quale si ipotizzava una distribuzione decisamente più equilibrata dei servizi concordata con Alessandria. Il consiglio provinciale ha deciso di aggiornare i lavori convocando Comune di Asti, Cisa, Cogesa e organizzazioni sindacali. Preoccupazione è emersa anche per l’ospedale della Valle Belbo che scompare dalla programmazione regionale e per il quale, se non si troveranno le risorse necessarie a completare l’opera già appaltata, vi è il rischio che l’Asl sia esposta a un contenzioso giudiziario importante. In serata si è occupato del tema della riorganizzazione della rete ospedaliera anche il consiglio comunale in cui il sindaco ha aggiornato l’aula sull’evoluzione della discussione in consiglio provinciale. Il presidente Brignolo ha scritto all’assessore Saitta chiedendo un incontro per illustrare la posizione astigiana.