E’ stato presentato ieri dal sindaco Fabrizio Brignolo alle commissioni consigliari congiunte Urbanistica, Turismo e Cultura il progetto “Vino e Cultura” per il quale è prevista l’erogazione da parte della Regione, tra il 2017 e il 2019 di circa sette milioni di euro di fondi europei per la Città di Asti. Si tratta del finanziamento denominato “Agenda Urbana”: la nuova edizione del famoso PISU appena concluso nella zona ovest della Città. Il Palazzo del Vino a Palazzo Ottolenghi Per dare al turista che arriva in centro dei segni distinti del nostro prodotto più importante, è nata l’idea di un “Palazzo del Vino” che ospiti un museo multimediale e tutto quanto serve per illustrare la storia, il presente e il futuro del vino; la sede di lavoro delle professionalità migliori del settore, un centro degustazioni, l’enoteca e il punto di partenza di percorsi turistici nelle vigne, nelle cantine e nelle aree protette delle frazioni e della provincia di Asti. L’amministrazione ha già in corso il progetto di realizzare un co-working, nell’ala del palazzo un tempo utilizzata dagli uffici della cultura, proprio specializzato nel settore vinicolo e agroalimentare con fondi ottenuti con un bando dell’Anci. L’enoteca Da subito, senza aspettare l’arrivo dei fondi europei, il Comune emanerà un bando per realizzare l’enoteca nei locali della ex biblioteca che sono appena stati ristrutturati. La biblioteca del vino La biblioteca Faletti ha proposto la biblioteca del vino, nei locali interrati sottostanti l’attuale sede di palazzo del collegio. Il museo dei fossili Una quota del finanziamento sarà destinata a completare il restauro della Chiesa del Gesù per ospitare l’allargamento del museo paleontologico che conterrà non solo le balene e i delfini fossili già presenti ad Asti, ma anche altri esemplari attualmente sparsi per il Piemonte. L’arca della musica Un centro di raccolta e ascolto di decine di migliaia di dischi e centinaia di “memorabilia” delle star della musica contemporanea nei locali della ex biblioteca (quando l’enoteca si trasferirà nel palazzo del vino a palazzo Ottolenghi) attrarrà il turismo giovanile. Il materiale arriverà da collezioni private che saranno messe gratuitamente a disposizione della città Il cinema La città che ha dato i natali a Pastrone, universalmente riconosciuto come il padre del cinema moderno, avrà un polo cinematografico che ospiterà tra l’altro una collezione privata messa gratuitamente a disposizione del proprietario. Il polo dovrebbe essere ospitato all’Enofila. Il lapidario Anche il museo lapidario potrà essere allargato per ospitare non solo i reperti attualmente contenuti al museo archeologico del complesso di San Pietro in Consavia, ma anche altri reperti attualmente chiusi in depositi torinesi della soprintendenza. L’accoglienza dei turisti L’ATL sposterà il proprio punto di accoglienza nel cuore della città, salotto dei turisti al piano terra del municipio. Per i bus turistici si prospetta un approdo in piazza Alfieri. Piazza Alfieri il parcheggio e i turisti in pullman Con un nuovo parcheggio sotto la piazza, o con il parcheggio nelle vicinanze (piazza del Palio o Colli di Felizzano), quasi tutti i consiglieri intervenuti hanno dichiarato di condividere l’idea di liberare Piazza Alfieri dalle auto per farla diventare un grande salotto e il punto di approdo dei pullman turistici. Anche questo intervento di abbellimento sarà finanziato dall’Europa, mentre il parcheggio vero e proprio (“sarà il prossimo sindaco a decidere dove farlo, ha dichiarato Brignolo”) sarà in gran parte finanziato dall’Asp e in parte con fondi comunali da erogare in quattro anni. Gli ingressi in città Prima di arrivare nel parcheggio in centro i turisti transitano per gli ingressi della città che devono essere migliorati: un progetto di abbellimento sarà finanziato in parte con questi fondi e in parte con altri bandi. Sottopasso e movicentro Anche il percorso che porta i turisti a piedi dalla stazione al centro sarà abbellito con pannelli multimediali e immagini del vino e delle colline dell’Unesco. Piste ciclabili Saranno effettuati gli interventi necessari a mettere in rete i “monconi” di piste ciclabili già esistenti (ad esempio collegando piazza Amendola con la Stazione) in modo da avere un percorso unitario che possa accogliere i sempre più numerosi turisti appassionati di bicicletta. I prossimi passi Tra una quindicina di giorni vi sarà una ulteriore seduta delle commissioni congiunte per consentire a tutti i consiglieri di apportare il proprio contributo alla discussione. “Il progetto –ha spiegato il sindaco Fabrizio Brignolo- è frutto del lavoro di nove tavoli cui hanno partecipato enti e associazioni del territorio, ma è ancora suscettibile di modifiche e aggiustamenti che potranno essere proposti dai consiglieri o emergere dalle ulteriori consultazioni con la cittadinanza”. L’obbiettivo è quello di arrivare alla chiusura definitiva nel mese di settembre per rispondere alla Regione entro l’anno e cominciare ad ottenere i primi finanziamenti nel 2017.