antinfluenzaleSono 42 mila le dosi di vaccino che l’Asl assicurerà gratuitamente agli astigiani contro l’influenza: la campagna di prevenzione decollerà il 5 novembre per terminare il 31 dicembre. La somministrazione del vaccino avverrà negli studi dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta; alcune centinaia di dosi saranno conservate negli ospedali di Asti e Nizza Monferrato per i soggetti a rischio (tra questi dializzati, oncologici, diabetici) che dovessero essere ricoverati nel periodo della campagna di vaccinazione. Nelle case di riposo, così come nelle comunità psichiatriche, la somministrazione avverrà attraverso il medico di base convenzionato con le singole strutture. I virus da combattere quest’anno saranno tre: l’A-H1N1, già presente nel 2011, e due varianti. “La campagna di prevenzione – indica la dottoressa Anna Maria Marchisio, referente dell’Asl AT per le attività vaccinali – è rivolta ai soggetti considerati a rischio e individuati nella circolare ministeriale emanata annualmente: ultra65enni, di qualsiasi età affetti da patologie respiratorie e cardiocircolatorie croniche, con malattie metaboliche quali il diabete, impiegati in attività di pubblica utilità, come gli operatori sanitari, o esposti al possibile contagio di virus influenzali non umani, come i veterinari e gli allevatori. E’ invece utile ricordare che non è dimostrata l’utilità della vaccinazione antinfluenzale di massa nei bambini sani e che gli antibiotici sono attivi solo contro le infezioni batteriche: perciò nell’influenza di tipo virale non hanno alcun effetto”. Nel dettaglio, il piano di vaccinazione, promosso dal Ministero della Salute, è rivolto alle seguenti categorie a rischio: – Soggetti di età pari o superiore a 65 anni – Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da: •    malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma persistente, la displasia broncopolmonare e la fibrosi cistica) •    malattie dell’apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite •    diabete mellito ed altre malattie metaboliche •    malattie renali con insufficienza renale •    malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie •    tumori •    malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV •    malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale •    patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici •    patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari) – Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale – Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e nel terso trimestre di gravidanza – Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti – Medici e personale sanitario di assistenza – Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio – Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori Per ulteriori informazioni si può telefonare al Servizio igiene sanità pubblica (0141.484952/53).