Stop alla stipula del contratto tra l’Asl AT e l’Associazione temporanea di imprese guidata dalla “Ruscalla Renato” per la costruzione dell’ospedale Valle Belbo: lo ha deciso il Tar accogliendo la richiesta di decreto cautelare proposta dalla “Zoppoli e Pulcher”, esclusa dalla gara d’appalto.

L’istanza della società torinese è propedeutica alla presentazione di un ricorso contro la determinazione con cui l’Asl AT aveva affidato, agli inizi di gennaio, i lavori del primo lotto al raggruppamento capeggiato dalla “Ruscalla Renato”.

Nel proprio decreto, il giudice acconsente alla richiesta della “Zoppoli e Pulcher” anche in considerazione del fatto che la realizzazione del futuro ospedale “stante la prefissata durata complessiva (tre anni), non sembra compromessa dal breve differimento derivante dall’accoglimento della presente istanza”. La “Zoppoli e Pulcher”, secondo quanto prevede la legge, avrà tempo fino agli inizi di marzo (60 giorni dall’affidamento dell’incarico all’associazione temporanea di imprese vincitrice) per proporre ricorso al Tar.

Nei programmi dell’Azienda sanitaria, l’ospedale Valle Belbo dovrà essere pronto in meno di tre anni. Nella gara d’appalto indetta nel 2008 era contenuta una specifica clausola riguardante la riduzione dei tempi indicati nell’offerta (1095 giorni) valida ai fini del punteggio complessivo per l’aggiudicazione dei lavori. La “Renato Ruscalla”, insieme alle società Delta-Ti Impianti di Rivoli, Kopa Engineering di Torino e il Consorzio Ingegneria Torino – Consit, aveva indicato in 964 giorni il tempo necessario per costruire l’opera.

La vicenda dell’appalto per il nuovo ospedale della Valle Belbo – commenta il direttore generale Luigi Robino – assomiglia a quella della costruzione della Casa della Salute di Canelli. Anche in quel caso l’impresa esclusa fece ricorso al Tar, ma l’iter si concluse a favore dell’Asl. Vogliamo pensare che anche stavolta sarà così. Così come allora, anche adesso continuiamo a pensare che il tempo è prezioso perchè prima costruiremo il nuovo ospedale, prima completeremo la rete di risposta sanitaria sul territorio astigiano”.

L’importo del primo lotto del futuro ospedale è di 19.194.240,18 euro (progettazione e lavori), avendo il raggruppamento vincitore offerto un ribasso complessivo del 21,67% rispetto all’importo iniziale di 24.983.258,59 euro.