Cavi elettrici, reti da materasso, mattoni e sacchi di immondizia. E’ questo lo scenario denunciato dai responsabili dell’Oasi Wwf “La Bula”. Marco Demaria, responsabile dell’area e Marco Travasino, presidente dell’associazione “Villa Paolina” si sono rivolti alle istituzioni per segnalare il grado di degrado in cui versa l’oasi che si trova in località Boana, alla periferia sud di Asti, sulla destra del Tanaro, nel sito d’Importanza Comunitaria “Stagni di Belangero”.
Le immagini sono inequivocabili e parlano di una sorta di discarica a cielo aperto composta da rifiuti di varia natura e composizione, compresi anche quelli tossico-nocivi. “Tale discarica è la conseguenza di anni di sversamenti e abbandono di residui di lavorazioni edili, materiale derivante da traslochi, elettrodomestici in disuso, mucchi di rotoli di avvolgimenti di cavi elettrici in parte combusti, ondulina e altro materiale con fibra d’amianto – spiegano Demaria e Travasino -. Essa viene alimentata ogni giorno impunemente con autocarri e mezzi a motore di vario tipo che salgono sulla strada dell’argine e buttano qualsiasi cosa, senza il minimo controllo”. Gli ambientalisti chiedono che vengano presi immediati provvedimenti, con l’interdizione agli automezzi dell’area, il suo sequestro e un controllo della quantità e qualità dei rifiuti deposti e la loro pericolosità per la salute pubblica e l’ambiente, e che venga predisposta la bonifica, con misure efficaci per evitare il ripetersi del fenomeno.
Per questo motivo si sono anche rivolti al sindaco Fabrizio Brignolo.

“La Bula” è un complesso di stagni, laghetti, isole, frutto di un articolato progetto per scavi d’inerti con il fine ultimo di ricostruire un
ambiente perifluviale (zona umida) che possa ospitare numerose forme di vita, specialmente uccelli. Il successo biologico che ne è derivato a quasi 30 anni dal suo inizio ha superato ogni aspettativa e si tratta di una realizzazione veramente eccellente, unica zona correttamente gestita nel SIC “Stagni di Belangero”. Tra le sue attrezzature annovera anche un capanno idoneo alla fruizione di disabili motori, ed è frequentata da scuole, gruppi organizzati, birdwatchers, e tanto altro -scrivono -. La invitiamo a una visita con gli attivisti Wwf, quando avrà occasione, chiedendo cortesemente il suo aiuto per il problema
costante e ricorrente dell’abbandono di rifiuti davanti al cancello principale e lungo la sua recinzione. Negli scorsi mesi abbiamo segnalato ripetutamente all’Asp il problema, chiedendo la rimozione di
quanto noi non riuscivamo a portare via personalmente. Con qualche telefonata o qualche mail all’Asp avevamo ottenuto la rimozione, ma di recente ci è stato risposto che questa “via breve” non è la procedura da seguire e che dobbiamo segnalare al Comune il problema dei rifiuti, chiedendo che poi il Comune si faccia carico della richiesta all’Asp. Porgiamo quindi istanza per ottenere la rimozione dei rifiuti e per trovare un modo semplice di collaborazione per risolvere il
periodico problema. La Bula è continuamente presa di mira da furti di pezzi di recinzione, vandalismi, ingressi abusivi per andarvi a pescare. Sarebbe quindi auspicabile una forma di coinvolgimento della polizia municipale per difendere un presidio ambientale così importante in una zona bella, ma molto problematica”.