Chi ha coperto i disegni dei bambini all’entrata del parco Rivo Crosio? Se lo chiede Giampiero Monaca, insegnante dell’omonima scuola elementare ed uno dei primi ambientalisti scesi in campo contro la costruzione della casa degli Alpini nel parco.
“Sabato cittadini adulti e bambini, nel massimo rispetto del buon gusto e delle proprietà altrui avevano utilizzato dei plancioni elettorali dimenticati all’ingresso del parco Rio Crosio per esprimere il proprio dissenso nei confronti della costruzione della casa nel parco da parte degli alpini dell’ANA di Asti – racconta Monaca -. Lunedì mattina un operatore della ditta concessionaria per le affissioni ha passato un bel po’ di colla e ha affisso enormi manifesti che vogliono invece magnificare le virtù alpine e la bontà del progetto. Mi chiedo: di chi sono i manifesti? Chi li ha pagati?”
Monaca denuncia la mancanza dei timbri d’affissione e la dicitura del committente, elementi che impediscono il riconoscimento della paternità dei manifesti.
Intanto la petizione popolare lanciata circa un mese fa dal Movimento Stop al Consumo di Territorio per fermare il cantiere nel parco ha raccolto quasi 900 firme, consegnate in Comune nei giorni scorsi. Gli ambientalisti hanno ora intenzione di tornare a presidiare le cancellate del cantiere per impedire la prosecuzione dei lavori ed hanno annunciato una nuova raccolta firme “straordinaria” prevista per domani, mercoledì 22 giugno dalle 18.30, in piazza San Secondo.
Fabio Ruffinengo