Sono 30 gli astigiani che hanno deciso di autodenunciarsi per sostenere gli imputati del processo per l’occupazione della palazzina dell’ex mutua di via Orfanotrofio. Questo pomeriggio, 2 febbraio, i manifestanti si sono presentati davanti alla caserma dei carabinieri di via delle Corse per raccogliere le prime denunce e per schierarsi apertamente dalla parte di chi ad Asti, costretto a volte dalle emergenze abitative, sceglie di occupare stabili abbandonati. Tra chi ha aderito alla singolare iniziativa anche don Andrea Gallo, l’avvocato Maurizio La matina e Giovanni Pensabene. Intanto nei giorni scorsi si è svolta la prima udienza del processo a carico di familiari e occupanti dello stabile di proprietà dell’Asl. Il procedimento penale è stato rinviato al luglio prossimo. Ma le iniziative dei volontari del coordinamento Asti Est, che da anni si occupano del diritto all’abitare, sembra continueranno, così come continuerà la raccolta delle autodenunce. Un gesto per sostenere gli occupanti e per far schierare la popolazione dalla parte di quelle 12 famiglie visto che l’ex mutua, oltre ad ospitare gli alloggi privati, è stata trasformata anche in uno spazio sociale teatro di mostre e concerti.