Cinquecento aziende raccolte sotto il marchio “100% astigiano”: eccellenze agroalimentari, botteghe storiche, e ancora strutture ricettive con la certificazione di qualità “Ospitalità Italiana”.
Sono le protagoniste della nuova guida edita dalla Camera di Commercio di Asti. La presentazione lunedì 26 settembre a Palazzo dell’Enofila (corso Felice Cavallotti 45/47, ore 16,30) durante la cerimonia di assegnazione dei tre riconoscimenti promossi dalla Camera di Commercio nell’ambito del progetto pluriennale di valorizzazione e qualificazione dell’offerta enogastronomica e ricettiva del territorio.
Nel dettaglio, saranno insigniti del Marchio di qualità “Ospitalità Italiana” 29 alberghi, 71 ristoranti, 53 agriturismi e 23 bed & breakfast. Per alcune strutture si tratta di una riconferma, altre invece, a partire dai bed & breakfast, ottengono il marchio per la prima volta.
Promossa da Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) e dalle Camere di Commercio, la certificazione Ospitalità Italiana tutela le esigenze del turista valutando dieci parametri: accessibilità e posizione, facciata e look esterno, parcheggio, hall ed aree comuni, reception, ristorante, bar, camere, bagni, servizio al cliente.  
Sono invece 89 le attività artigianali e commerciali che riceveranno la targa di Bottega Storica.
La rete nata nel 2007 è  stata implementata con nuove aziende che hanno maturato i requisiti richiesti. “Sono realtà produttive che grazie all’esperienza acquisita con il lavoro di più generazioni, hanno saputo tramandare nel tempo valori positivi come qualità, tradizione, tipicità, diventando un punto di riferimento alternativo alla grande distribuzione e svolgendo un importante ruolo sociale di aggregazione nei piccoli centri rurali lontani dal capoluogo”, segnala Mario Sacco, presidente della Camera di Commercio di Asti.  
Infine la squadra di “Asti fa goal”, slogan che negli anni è diventato sinonimo di eccellenza enogastronomica. In campo, la squadra delle ditte che producono e/o commercializzano formaggi, salumi, carni, ortofrutta, miele, pasta fresca, panetteria, dolci e altri prodotti tutti a marchio Dop  (Denomazione d’origine protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali).
L’adesione al progetto è stata volontaria e senza alcun costo a carico delle aziende.