L’interminabile maratona elettorale astigiana sta giungendo quasi alla fine. Attualmente sono state scrutinate 60  sezioni su 78. Nessuna sopresa dalle prime proiezioni. In testa sempre Maurizio Rasero (Maurizio rasero Sindaco, Movimento Civico Galvagno, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Lega Nord, I giovani astigiani, Forza Italia, Asti è Territorio, Rivoluzione Cristiana, Noi per Asti, Zavattaro per Rasero) con il 47.08% (11582 voti); Angela Motta (Partito Democratico, Asti viva e solidale, Territorio è cultura) 15.03% (3765 voti); Massimo Cerruti (Movimento 5 Stelle) è al 14.89% (3663 voti); Beppe Passarino (Passarino un sindaco per amico, Uniti si può) è al 6.81% (1676 voti); Beppe Rovera (Ambiente Asti) 6.21% (1528 voti); Angela Quaglia (Cambiamo Asti) al 5.74% (1413 voti); Rita Balistreri (Centristi per l’Europa) è al 2.33% (574 voti) e Biagio Riccio (Biagio Riccio sindaco degli astigiani) all’1.63% (402 voti). Se i dati si attestassero a quelli attuali sarebbe comunque tutto da rifare. Nei Comuni con più di 15 mila abitanti, infatti, si vota con un sistema maggioritario a doppio turno: se al primo turno nessuno dei candidati ottiene la maggioranza assoluta (50% + 1 dei voti), si procede al ballottaggio previsto per domenica 25 giugno. E Asti è fra questi. Nei seggi dell’Astigiano l’affluenza è stata del 57,96%; in calo rispetto alla precedente tornata (64,73%). Simile situazione in città dove i votanti sono stati il 57.43% degli aventi diritto (nel 2012 erano stati il 63.24%).