L’interminabile maratona elettorale astigiana sta giungendo quasi alla fine. Attualmente sono state scrutinate  67 sezioni su 78. Ne mancano solo 11 all’appello ma sembra che lo scrutinio non riserverà nessuna sorpresa. Saldamente in testa fin dalle prime battute Nessuna sopresa dalle prime proiezioni Maurizio Rasero (Maurizio Rasero Sindaco, Movimento Civico Galvagno, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Lega Nord, I giovani astigiani, Forza Italia, Asti è Territorio, Rivoluzione Cristiana, Noi per Asti, Zavattaro per Rasero) con il 46.95% (12991 voti); Angela Motta (Partito Democratico, Asti viva e solidale, Territorio è cultura) 15.33% (4242 voti); Massimo Cerruti (Movimento 5 Stelle) è al 15.2% (4206 voti); Beppe Passarino (Passarino un sindaco per amico, Uniti si può) è al 6.93% (1916 voti); Beppe Rovera (Ambiente Asti) 6.2% (1666 voti); Angela Quaglia (Cambiamo Asti) al 5.58% (1543 voti); Rita Balistreri (Centristi per l’Europa) è al 2.31% (638voti) e Biagio Riccio (Biagio Riccio sindaco degli astigiani) all’1.68% (465 voti). Se i dati si attestassero a quelli attuali sarebbe comunque tutto da rifare. Nei Comuni con più di 15 mila abitanti, infatti, si vota con un sistema maggioritario a doppio turno: se al primo turno nessuno dei candidati ottiene la maggioranza assoluta (50% + 1 dei voti), si procede al ballottaggio previsto per domenica 25 giugno. E Asti è fra questi. Da capire se Maurizio Rasero, centrodestra, sfiderà Angela Motta, centrosinistra o Massimo Cerruti, Cinque Stelle. Nei seggi dell’Astigiano l’affluenza è stata del 57,96%; in calo rispetto alla precedente tornata (64,73%). Simile situazione in città dove i votanti sono stati il 57.43% degli aventi diritto (nel 2012 erano stati il 63.24%).