Siamo agli sgoccioli. La campagna elettorale per eleggere il nuovo sindaco di Asti si sta ormai per chiudere. Otto gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino occupata ora da Fabrizio Brignolo. Al suo posto uno fra Maurizio Rasero, Angela Motta, Beppe Passarino, Beppe Rovera, Massimo Cerruti, Angela Quaglia, Rita Balistreri e Biagio Riccio. Una corsa al palazzo comunale sostenuta da un numero (forse mai visto prima) di liste. Venti in tutto, con 609 candidati consiglieri.
Solo nelle prime ore di lunedì 12 giugno si saprà se si dovràa ttendere il ballottaggio del 25 giugno.
Intanto chiamati alle urne, domenica 11 giugno, saranno 73.075 votanti, di cui 479 cittadini di altri paesi comunitari. Oltre ad Asti si andrà ai seggi anche a Capriglio, Castagnole Monferrato, Cerreto d’Asti,  Mombercelli, Montegrosso, Tonco, Valfenera, Vesime, Viale e Villanova. Quando si vota Si voterà quindi dalle 7 alle 23 di domenica. Per votare l’elettore deve esibire al presidente di seggio un documento di riconoscimento e la tessera elettorale. Chi l’avesse smarrita può richiedere personalmente un duplicato all’ufficio elettorale del comune di residenza che sarà aperto il 9 e il 10 giugno, dalle 9 alle 18, e l’11 giugno per tutta la durata delle operazioni di voto. Come si vota Le modalità di voto sono differenti per il capoluogo (Asti) e per i restanti comuni.
Per il Comune di Asti l’elettore potrà mettere un segno di voto sul contrassegni di una lista; in tal caso il voto va sia alla lista prescelta sia al candidato sindaco a essa collegata.
Può mettere un segno di voto solo sul candidato alla carica di sindaco: in tal caso il voto non va alla lista o alle liste collegate al sindaco votato.
Può mettere mettere un segno di voto sia su un candidato alla carica di sindaco, sia sul contrassegno di una lista: in tal caso il voto va sia al candidato sindaco sia alla lista, anche nell’ipotesi in cui tale lista non sia collegata al candidato sindaco votato (voto disgiunto). Ricordiamo che ad Asti e Villanova, si possono dare due preferenze, un uomo e una donna, purché appartenenti alla stessa lista. Nei paesi invece l’elettore deve esprimere il proprio voto sulla scheda tracciando un segno sul contrassegno di una lista o sul nominativo di un candidato sindaco; in tal caso il voto è assegnato sia alla lista che al relativo candidato alla carica di sindaco.
In tutti i comuni l’elettore può anche esprimere un voto di preferenza per la lista votata, scrivendo il cognome di un candidato alla carica di consigliere.