ENAMAVenerdì 25 ottobre la centrale a biogas di Cocconato apre le porte alla stampa e agli addetti ai lavori. Si tratta di un impianto a costo zero perché sfrutta le risorse del territorio, rendendo produttivi residui e scarti di lavorazioni agricole.  L’appuntamento è inserito nella campagna nazionale “Visitiamo le Agroenergie”. Realizzato nell’ambito del “Progetto Biomasse”, partito nel 2010 grazie agli incentivi erogati dall’Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola in sinergia con il Ministero delle Politiche Agricole, l’impianto di Cocconato ha una potenza installata di 1 Mw ed è alimentato con reflui aziendali (liquame suini, pollina), triticale, sorgo, erba medica, mais. Complessivamente, sono già 35 gli impianti costruiti in tutta Italia con gli incentivi Enama-Mipaaf, pari all’8% di tutte le centrali a biomassa e biogas presenti nel nostro Paese (433, dati Gse 2011). “La centrale a biogas dell’Astigiano, così come le altre del “Progetto Biomasse”, è  a chilometro zero perché sfrutta le risorse del territorio – spiega il gruppo di lavoro Enama sulle agroenergie -. D’altro canto, la filosofia dei nuovi meccanismi di agevolazione è quella di puntare su centrali di dimensioni medio-piccole che, proprio per questo, riescono ad essere autosufficienti, rendendo produttivi scarti e residui altrimenti destinati alla discarica. Insomma, è la strategia del consumo quanto produco”. In questo modo, è possibile abbattere  i costi di smaltimento e creare reddito da materiali senza apparente valore, oltre a ridurre l’impatto inquinante diretto di tali rifiuti sugli ecosistemi locali. Ma si tratta soprattutto di una struttura altamente innovativa perché progettata sia per contenere le emissioni derivanti dal trattamento dei residui, sia per ottimizzare la produzione e il successivo consumo di energia, grazie ad un sistema che prevede il recupero e di riutilizzo del calore destinandolo ad alimentare un impianto di essiccazione. Per i dettagli sull’evento di venerdì 25 ottobre clicca qui.