Fabrizio Pighin, 55 anni, è il nuovo presidente dell’Associazione Nazionale Alpini di Asti. Domenica ha ricevuto l’investitura ufficiale con il 100% dei voti dei delegati delle penne nere locali (in tutto 3800, in 97 gruppi) ma la notizia era già nell’aria da tempo. Il presidente uscente, Adriano Blengio, aveva espresso la sua volontà di lasciare la carica che deteneva da sei anni già al termine dell’Adunata nazionale dello scorso maggio, come spesso accade ai “padroni di casa”. “Sono stati anni intensi – ha ricordato Pighin – in cui abbiamo lavorato per obiettivi molto grandi: prima la casa alpina a Rio Crosio, poi l’Adunata nazionale che ci ha impegnati per quattro anni. Come si può immaginare questi traguardi hanno portato via molto tempo alla sezione. E finita un’Adunata nazionale quasi tutti i presidenti “mettono lo zaino a terra” come ha fatto Blengio, perché quello rappresenta l’evento clou per la vita di una sezione. Adesso ci daremo nuovi obiettivi e cercheremo di portare nuova linfa tra gli Alpini di Asti”. Nuova linfa per gli Alpini significa nuovi obiettivi. E Pighin li elenca con sicurezza: “Ho già detto ai miei che dopo un’Adunata è normale che si viva qualche mese di rilassamento, ma mi auguro che non sia eccessivo. Bisogna già iniziare a pensare al 2022, quando si celebrerà il centenario della nostra sezione e nel frattempo puntare su giovani, sport e protezione civile”. Già durante l’Adunata i giovani di Asti sono stati coinvolti per prestare un servizio accanto agli Alpini, e si tratterà di andare nelle scuole, d’accordo con il provveditorato e con l’aiuto di strumenti di comunicazione adatti, come la graphic novel “Da Caporetto alla Vittoria. La storia di un alpino” ideata e disegnata da Luigi Piccatto, a sensibilizzare le nuove leve. Nel centenario della Grande Guerra i ragazzi verranno accompagnati in visita ai monumenti e saranno stimolati a fare ricerche. Quanto allo sport l’Ana Asti in passato aveva proprie squadre di sci e di ciclisti ma questo aspetto stato trascurato negli ultimi anni. Pighin intende portare ad Asti nel 2022 alcune specialità delle Alpiniadi, ospitando gare nazionali come corse campestri o di mountain bike per le quali il territorio astigiano si presenta adatto. Infine la protezione civile: la sezione di protezione civile Ana di Asti conta circa 60 iscritti e va potenziata e specializzata. A oggi esiste un reparto cinofilo e quello degli arrampicatori. Intanto gli alpini di Asti si preparano per raggiungere Treviso che ospiterà la prossima adunata nazionale: “Partiremo a gran sprone – conclude Pighin – abbiamo un campo sezionale a Istrana, a 12 chilometri da Treviso e saremo centinaia da Asti, ancora con la gratitudine per il 1300 alpini che hanno sfilato nella nostra sezione all’Adunata di Asti: non eravamo mai stati così tanti”. Alta la penna, presidente Pighin! mn FABRIZIO PIGHIN: È nato ad Asti, dove risiede, il 15 febbraio 1955. Commerciante all’ingrosso di carni è sposato con una figlia. Nel 1975 frequenta il 49° corso A.C.S. presso la Scuola Militare Alpina di Aosta come comandante di squadra assaltatori, viene poi trasferito al btg. Aosta con il grado di sergente responsabile del ripristino dei magazzini della caserma Testafochi e in seguito viene aggregato alla 42ª cp. Comando, come responsabile dei magazzini viveri e mensa. Viene congedato nel 1976. È iscritto all’ANA dal 1990 nel gruppo Serravalle-Sessant-Mombarone, sezione di Asti, di cui è stato capogruppo dal 2010. Eletto consigliere sezionale nel 2008 e rieletto nel 2011. Èvicepresidente nazionale dell’Associazione Alpini. È iscritto al gruppo degli “Alpini motociclisti”.