I concerti di Yo Yo Mundi e Palmarosa Band, i libri di storie partigiane e occupazioni nazifasciste, le immagini dell’Excelsior, l’aeroporto voluto dai ribelli tra le colline di Vesime, i percorsi di memoria riservati alle scuole e le celebrazioni ufficiali per non dimenticare: l’Israt, insieme a Comuni e associazioni del territorio, si affida a linguaggi differenti per celebrare il 71° anniversario della Liberazione nell’Astigiano. Sabato 23 aprile, Montemagno, alle 21: “Un’altra storia” Aprirà il programma degli eventi, sabato 23 aprile a Montemagno, la presentazione del libro “Un’altra storia”, frutto di una corposa ricerca storica sulla Repubblica sociale italiana nell’Astigiano, tra guerra civile e mancata epurazione. L’appuntamento è promosso da Comune e Israt. Nicoletta Fasano, coautrice con Mario Renosio del volume, interverrà alle 21 alla Casa sul Portone (piazza San Martino, ingresso libero): per il pubblico ci saranno nuove copie del libro, ristampato di recente dopo la pubblicazione voluta dall’Istituto, e sostenuta dalla Fondazione CrAsti, in occasione del 70° anniversario della Liberazione. Spiegano Fasano e Renosio, rispettivamente ricercatrice e direttore all’Israt: “Questa non è una storia della Resistenza, anche se nel volume si ripercorrono molti dei passaggi fondamentali della lotta di Liberazione nell’Astigiano. E’ un’altra storia: quella degli ultimi due anni e mezzo di guerra, ricostruita dal punto di vista del fascismo repubblicano, sulla base della documentazione prodotta dai protagonisti e dalle istituzioni di Salò, e dal loro alleato tedesco. Un’ottica inedita e inusuale, che offre una diversa lettura della lotta partigiana in cui prevale l’aspetto militare e di lotta per il controllo del territorio, e ne viene sottolineata la capacità di aggregazione e di progettualità delle diverse anime e culture politiche della società”. “E’ la storia – scrivono gli autori – del tentativo di rivitalizzare le istanze di rinnovamento sociale del primo fascismo e del suo fallimento, del complesso e contraddittorio rapporto con la Germania nazista. E’ la storia di un difficile dopoguerra, segnato anche da residue violenze e da un processo di epurazione avviato ma presto accantonato”.   Sabato 23 aprile, Asti, alle 21.30: “Abbassa la tua radio… per favore” Sabato 23 aprile, Asti, ore 21.30: “Abbassa la tua radio… per favore” Quali canzoni si ascoltavano prima della guerra? Sabato 23 aprile la Casa del Popolo Santa Libera di via Brofferio 129 ospiterà, alle 21.30, il viaggio nella musica d’altri tempi “Abbassa la tua radio…per favore” (sottotitolo: Non erano solo canzonette) con Palmarosa Band. La serata, promossa con l’Israt a ingresso libero, ripercorrerà la storia musicale del periodo che ha preceduto il secondo conflitto mondiale per giungere alla liberazione partigiana e al dopoguerra. Apprezzata formazione astigiana (Maria Rosa Negro, voce, Alessandro Gianotti, chitarra elettrica e mandolino, Claudio Genta, tastiera, Ezio Cocito, sax, Lorenzo Nisoli, basso, Luciano Poggio, batteria), la band intesserà un racconto musicale con narrazioni storiche e testimonianze a cura di Mario Renosio, direttore Israt. Nel dopo spettacolo, “cena della Liberazione” alle 20 (prenotazioni 346.3265302). Domenica 24 aprile, Viarigi, alle 16.30: chiacchierata letteraria con Giacomo Verri Giacomo Verri scrive storie di ribelli: nel 2012 con “Partigiano Inverno” (finalista al premio “Italo Calvino”), nel 2015 con “Racconti partigiani”. Quali sono le ragioni della sua scelta? La conversazione, proposta da Comune e Israt, si terrà venerdì 24 aprile, alle 16,30  nella chiesa di San Silverio (ingresso libero). Di particolare interesse è “Partigiano Inverno”, in cui Verri sceglie di non ignorare l’eredità degli scrittori che si sono misurati con il tema della Resistenza. Quella descritta nel libro, incentrata su alcune vicende accadute in Valsesia nel 1943, come l’assalto partigiano al paese di Varallo e la rappresaglia dei fascisti della Legione Tagliamento che fucilano dieci persone, viene raccontata da tre voci diverse: l’insegnante Italo Trabucco (come non ricordare Corrado, il protagonista della Casa in collina di Cesare Pavese?), il ragazzino Umberto Dedali che vive a Borgosesia con il nonno (inevitabile il riferimento al piccolo Pin del Sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino), lo studente universitario Jacopo Preti, innamorato e passionale, che si unisce ai ribelli delle Brigate Garibaldi, immagine speculare di Milton e Johnny, i partigiani anglofili di Beppe Fenoglio. In “Racconti partigiani” la Resistenza, vista attraverso otto storie, si configura oggi come un insieme di memorie, per nulla trionfalistiche o celebrative, ma dimesse, evocate con distacco, eppure concrete, e per questo vicine a ognuno di noi. Domenica 24 aprile, Asti, alle 18: Yo Yo Mundi e le canzoni resistenti Fresca dell’ultimo album “Evidenti tracce di felicità”, la band acquese Yo Yo Mundi celebra ad Asti la festa di liberazione con una scelta di canzoni tratte dallo spettacolo dedicato alla Banda Tom di Antonio Olearo, gruppo partigiano catturato a Casorzo e trucidato dai fascisti a Casale Monferrato il 15 gennaio del 1945. Uno spettacolo che non tramonta, replicato e applaudito con successo a undici anni dall’uscita dell’album. L’incontro tra Yo Yo Mundi e il pubblico astigiano è fissato per domenica 24 aprile, alle 18, al Diavolo Rosso, che lo propone con Israt e Anpi. Le canzoni saranno alternate a brevi letture caratterizzate da tematiche ambientali e resistenti (“L’Avvoltoio” di Italo Calvino, “Dichiarazione” di Georges Moustaki, “Terra Madre” di Cinzia Scaffidi e Paolo E. Archetti Maestri). Non mancheranno alcuni dei brani più importanti della formazione, che anche nell’Astigiano può contare da sempre su un vasto gruppo di appassionati. Ingresso libero. Lunedì 25 aprile, San Martino Alfieri, alle 12: “I volti della libertà” Nell’ambito della commemorazione unitaria che a San Martino Alfieri coinvolgerà i Comuni di Baldichieri d’Asti, Cantarana, Castellero, Castellinaldo, Cellarengo, Cisterna, Cortandone, Dusino San Michele, Ferrere, Govone, Maretto, Monale, Roatto, San Damiano, San Paolo Solbrito, Tigliole, Valfenera, Villafranca e Villanova, lunedì 25 aprile sarà inaugurata, alle 12, la mostra “25 aprile: i volti della libertà”. Curatori Israt, Associazione “Memoria Viva” di Canelli e Associazione Culturale “Per San Martino”. Ospitata nel salone consiliare del Municipio, l’esposizione resterà aperta fino al 1° maggio. Lunedì 25 aprile, Vesime, alle 15-18: Excelsior, l’aeroporto partigiano tra le colline Dopo l’inaugurazione di gennaio, la mostra permanente sull’aeroporto partigiano Excelsior riapre al pubblico: lunedì 25 aprile sarà possibile visitarla dalle 15 alle 18 (ingresso libero). L’esposizione documentaria ripercorre la straordinaria avventura della pista di atterraggio, attiva dal 17 novembre 1944 alla liberazione dell’aprile 1945. Voluta dall’Israt puntando su moderni linguaggi e sistemi interattivi che coinvolgono il visitatore nella trama narrativa, la mostra offre ai giovani un modo nuovo per studiare la Storia: nei giorni scorsi è stata visitata, con la collaborazione dell’Associazione “Memoria Viva”, dagli studenti degli istituti superiori Artom e Pellati di Canelli. Agli allievi l’Israt ha riservato per l’occasione una lezione su Resistenza, nascita della Repubblica e Assemblea Costituente. A partire dal 30 aprile e fino al 29 ottobre, grazie all’Associazione culturale Terre Alte la mostra resterà aperta al pubblico il sabato pomeriggio dalle 15 alle 18. Lunedì 25 aprile, Cisterna, alle 18: “Filo spinato e scarpe rosse” “Filo spinato e scarpe rosse” è il titolo dello spettacolo teatrale in scena lunedì 25 aprile al castello di Cisterna (inizio ore 18, ingresso libero). In scaletta letture, musiche, canzoni e video sulle donne vittime di violenza, a partire dalla seconda guerra mondiale fino all’attuale quotidianità. In scena le stesse autrici Ornella Giordano, poetessa, e Nicole Ninotto, attrice: insieme a Denis Campana danno vita a intense letture accompagnati al pianoforte da Alessandra Rosso. L’evento è organizzato, tra gli altri, da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, Israt, Museo Arti e Mestieri di un tempo. Fino al 29 aprile, Canelli: la Liberazione raccontata dai giornali dell’epoca Per il secondo anno consecutivo la mostra sulla Liberazione raccontata dai giornali dell’epoca viene proposta a Canelli nell’ambito del programma sul 25 aprile messo a punto, tra gli altri, da Comune e Associazione “Memoria Viva”. L’esposizione è curata dall’Israt: i pannelli riproducono alcuni giornali partigiani fatti circolare clandestinamente o quotidiani che, in edicola, annunciano la fine della guerra. La mostra, già in corso, è allestita nel plesso scolastico Artom e Pellati. Commemorazioni ufficiali per il 71° della Liberazione L’Israt sarà presente, con propri rappresentanti in veste di oratori, alle celebrazioni ufficiali del 25 aprile in provincia e aperte ad Asti, come tradizione, dall’appuntamento nel cortile della Way-Assauto (venerdì 22 aprile alle 10). Sempre ad Asti lunedì 25 aprile si terrà la cerimonia organizzata da Comune e Anpi con partenza del corteo alle 10 dal Cippo dei partigiani (giardini pubblici di corso alla Vittoria). Impegnato a “fare memoria” in numerosi centri della provincia, l’Israt parteciperà alle commemorazioni ufficiali di Grana (24 aprile, con la ricercatrice Nicoletta Fasano), Castelnuovo Calcea (25 aprile, Comunità Collinare Val Tiglione e Dintorni, primo intervento pubblico del neopresidente Mauro Forno), Cerro Tanaro (25 aprile, Comunità Collinare Via Fulvia, con il direttore Mario Renosio).