E’ stato sottoscritto, per il sesto anno consecutivo, l’accordo di filiera per le produzioni orticole piemontesi, promosso da Coldiretti e F.lli Saclà Spa. Anche quest’anno, gli orticoltori associati a Coldiretti, conferiranno alla prestigiosa industria conserviera astigiana, almeno 9 mila  quintali di ortaggi prodotti in Piemonte. “Siamo soddisfatti – ha commentato il presidente di Coldiretti Asti, Roberto Cabiale – per questa ulteriore conferma da parte della F.lli Saclà. I numeri dell’intesa sono considerevoli e la macchina organizzativa della cooperativa “Orto Piemonte” opererà a pieno regime anche per la campagna in corso. Sono praticamente invariate le referenze e alcuni prezzi sono stati ritoccati verso l’alto”. Le forniture alla Saclà degli orticoltori Coldiretti delle province di Asti, Alessandria, Torino e Cuneo, prevedono diverse tipologie di ortaggi. Grazie alla capillare assistenza tecnica Coldiretti erogata alle imprese associate, che fornisce le massime garanzie qualitative dei prodotti, nei centri di lavorazione, presso la cooperativa agricola “Orto Piemonte”, saranno semilavorati gli ortaggi per poi conferirli alla Saclà. Naturalmente ai produttori saranno garantiti prezzi adeguati e soprattutto la certezza della collocazione del prodotto senza particolari problemi. Da parte sua anche la F.lli Saclà avrà le massime garanzie qualitative, la costanza delle forniture e, soprattutto, il forte valore aggiunto del territorio piemontese. “La conferma sostanziale dell’accordo ci permette di continuare a lavorare intensamente e in modo proficuo – conferma il presidente della cooperativa associata a UeCoop “Orto Piemonte”, Francesco Maccario – sia grazie ai prezzi spuntati con l’azienda agroalimentare, sia per i  notevoli quantitativi delle forniture. Tutto questo vuole anche dire  che abbiamo lavorato bene durante le precedenti campagne, siamo riusciti a mettere a regime le coltivazioni e ad organizzare al meglio il sistema di lavorazione del prodotto”. “Ci complimentiamo con i vertici della F.lli Saclà Spa – sottolinea Roberto Cabiale – per il rinnovato impegno verso il territorio e il Made in Italy. Siamo convinti che solo credendo nelle potenzialità del territorio si possa dare valore aggiunto alle produzione, sia esse espressione diretta del primario che frutto della trasformazione agroalimentare”.