Fiorio: “Misure urgenti per la messa in sicurezza del Borbore”Il deputato Massimo Fiorio ha inviato oggi al sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti,   Umberto Del Basso De Caro, una lettera per chiedere l’adozione di misure urgenti per la messa   in sicurezza del bacino del Borbore. La missiva è integrata da numerose fotografie che attestano   come i sedimenti ostruiscano, in parte, due delle cinque arcate del ponte ferroviario del Borbore, nel   quartiere di corso Alba ad Asti, e occupino una larga sezione dell’alveo, su entrambi gli argini, sia a   monte che a valle dell’attraversamento: un pericolo in caso di piena.   Il contenuto della lettera è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa sul posto.   “E’ chiaro che non bastano interventi episodici di taglio degli alberi in alveo – il commento del   parlamentare Pd – ma che è urgente procedere a una vera manutenzione, capace di liberare il   Borbore dai detriti. Intervento che renderebbe più sicuro il corso d’acqua, a tutela delle persone,   abitazione e attività produttive, e che potrebbe dare lavoro alle aziende locali: aspetto non   secondario in questo periodo di crisi”.  A sottolineare la necessità di non perdere altro tempo è intervenuto Luciano Montanella, presidente   del Comitato cittadini Tanaro e Borbore, che si batte tra l’altro per il rifacimento del ponte   ferroviario ritenuto non sicuro in caso di piena. In attesa che la ricostruzione dell’opera avvenga,   Fiorio ricorda a De Caro che la direttiva 2/99 dell’Autorità di bacino del Po prevede, attraverso il   cosiddetto esercizio transitorio, le azioni da attuare per garantire la funzionalità dei ponti.  “Chiedo pertanto – scrive il deputato – che si proceda a riunire al più presto il tavolo tecnico di   concertazione alla presenza dei seguenti soggetti: Autorità di bacino del Po, Agenzia interregionale   per il fiume Po – sede di Alessandria, RFI, Regione, Comune di Asti, Provincia. In questo modo si   potrà dare concretezza alle seguenti azioni previste dalla direttiva: 1) programmare gli interventi   periodici di manutenzione dell’opera e dell’alveo del corso d’acqua in corrispondenza del ponte,   necessari per mantenere la massima capacità di deflusso, comprensivi dell’indicazione dei soggetti   responsabili; 2) definire specifiche operazioni, correlate alla sicurezza idraulica, da compiere   nell’ambito dello svolgimento delle funzioni periodiche di vigilanza e ispezione sullo stato   di conservazione dell’opera; 3) installare, in una sezione adeguata in prossimità del ponte, un   idrometro con l’evidenziazione del livello di guardia e di quello di superamento delle condizioni di   sicurezza, per il quale deve essere sospesa l’agibilità del ponte”. “Sono solo alcune delle misure previste per l’esercizio transitorio, sicuramente tra le più urgenti   riguardanti il bacino del Borbore – scrive Fiorio a De Caro – visto lo stato di “dimenticanza” degli   interventi di manutenzione”.