Da oggi il polo formativo Asti Studi Superiori si chiama “Uni Astiss polo universitario Rita Levi-Montalcini” in ricordo di una delle sue cittadine onorarie più illustri. E’ la prima università in Italia che porta il suo nome; nel nostro paese, come ricordano i familiari, ci sono numerose vie, piazze, istituti comprensivi e scuole che recano il nome della neurobiologa, ma ancora nessuna università.
Per suggellare questo rapporto stretto fra Asti-ss e Rita Levi-Montalcini si è svolta una cerimonia semplice presso la sede di piazza De Andrè alla presenza di autorità e amici della scienziata: in sintesi, la collocazione di un tiglio nelle aiuole davanti alla palazzina del campus di piazza De Andrè vicino ad altre piante, messe a dimora a ricordo di personalità astigiane; la scopertura di una targa a ricordo dell’ intitolazione collocata all’ingresso; una conferenza con familiari e amici della scienziata, scomparsa nel dicembre 2012.
La cerimonia di intitolazione ha avuto come momento centrale l’incontro nell’aula magna dell’università, in prima fila la famiglia Montalcini (Rita, Gino, Anna Re, Fabio, Monja Mangano), al tavolo dei relatori, nel ruolo di moderatore, il presidente del consorzio Astiss, Michele Maggiora, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Mario Sacco, il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, i docenti universitari, Vincenzo Gerbi e Salvatore Rizzello rispettivamente in rappresentanza dei Rettori delle università di Torino e del Piemonte Orientale, la nipote Piera Levi-Montalcini, l’imprenditore Francesco Della Valle, allievo e amico della neurobiologa. Fra il pubblico il vice presidente Astiss, Piero Mora.

Premio Nobel nel 1986, nel 1987 è cittadina onoraria di Asti. Personalità pubblica di spicco del mondo scientifico mondiale, Rita Levi Montalcini ha sempre avuto un forte legame con la provincia di Asti nel periodo bellico e post bellico, Ferrere in particolare, poi Valle San Pietro e villa Basinetto. Il suo permanere nell’Astigiano l’ha legata fortemente con il territorio, dove ebbe le prime intuizioni sulle scoperte scientifiche che negli anni successivi la portarono alla ribalta mondiale. Mente luminosa, i suoi studi sul cervello e le ricerche scientifiche la portarono a scoprire cure per combattere gravi malattie degenerative.

Il senso della vita, l’opera scientifica, fino alla significativa intitolazione della sede Astiss a Rita Levi Montalcini, sono racchiusi nel titolo dell’intervento del professor Francesco Della Valle, “Rita Levi Montalcini: una dolce e profonda rivoluzionaria delle Neuroscienze”.
Della Valle, allievo e amico, dice : “l’intitolazione dell’università coincide con il suo pensiero; quando la conobbi nel 1974 fui colpito dalla sua dolcezza, perché non ha mai cercato di imporre le sue idee, scientifiche e non, le ha sempre enunciate con grande semplicità perché voleva fossero capite”.
“Fui anche colpito dalla sua decisione e dal rigore scientifico, tanto che la definisco “rivoluzionaria” perché ha sempre coltivato e applicato le sue scoperte, ma con rispetto, attendendo di avere la conferma che fossero utili all’umanità”.
“Riconosco in Rita una particolare strategia scientifica, conclude, una stratega della natura che ha sempre amato e mai forzato per arrivare alle sue scoperte”.