Sabato 25 giugno a Roatto, nella suggestiva cornice del castello e della piazza Piemonte, si è svolta la  manifestazione enogastronomica organizzata dalla proloco “Freisa in festa”, per la valorizzazione dell’antico vitigno legato alla cultura vinicola piemontese.
Con la collaborazione della sezione astigiana dell’Onav due commissioni, per un totale di 16 assaggiatori, hanno valutato 50 campioni di Freisa di diverse tipologie, per attribuire i diplomi di eccellenza ai produttori che si sono distinti per la qualità dei vini presentati.
DEGUSTAZIONE
L’attento esame dei campioni rigorosamente anonimi di Freisa d’Asti e di Chieri sia fermo che vivace, Freisa Rosato, Piemonte Freisa e Langhe Freisa, è avvenuto martedì scorso nei locali della proloco.
Dopo la degustazione è stato espresso il giudizio in punteggio, tenendo conto di qualità, equilibrio, armonia, piacevolezza e struttura.
L’impressione generale – ha spiegato il delegato provinciale Giancarlo Sattanino – è stata di vini dal colore importante, granato, brillante ed elegante, dai profumi di frutta rossa, netti, puliti. Abbiamo anche riscontrato un efficace invecchiamento in bottiglia”.
Sono state così assegnate 17 coccarde di eccellenza alle aziende vinicole che sono state consegnate sabato pomeriggio con una cerimonia ufficiale.  
In serata, il pubblico ha potuto assaggiare le varie tipologie di Freisa, scegliendo tra circa una sessantina di etichette arrivate da tutto il Piemonte e servite dai mescitori Onav in abbinamento con i piatti tipici della tradizione gastronomica piemontese, a cura della proloco.
Il nostro obiettivo – hanno spiegato spiegano la presidente Clelia Crova e Carlo Maggio, ex presidente – era quello di scegliere i piatti che meglio si legano ai vini in degustazione:  dall’insalata di carne cruda di fassone alle lumache,  le rane fritte, i formaggi di Fucci, gli agnolotti del plin al ragù di Freisa e le pesche di Canale ripiene”.
I PREMIATI
Gli attestati di merito sono andati a: Antonella Natta di Pino d’Asti; Pianfiorito di Albugnano, Terre dei Santi e Cascina Gilli  di Castelnuovo Don Bosco; Cantina sociale di Vinchio e Vaglio Serra; Filippo Giamello di Bruno; Giorgio Carnevale di Cerro Tanaro; Melchiorre Balbiano di Andezeno (Torino); Fratelli Biletta di Casorzo; azienda agricola Fea di Valente di Calosso; Cavallotto di Castiglione Falletto; Crotin 1897 di Maretto; Peyrani di San Paolo Solbrito;  Romano e Lorenzo Veglio di Diano d’Alba (Cuneo).
CONVEGNO
Secondo un canovaccio ampiamente consolidato, la giornata è proseguita con il convegno a tematiche di attualità che riguardano il vino Freisa e la coltivazione della vite dal titolo “Colori, profumi e sapori del Freisa”.
Al tavolo dei relatori, il delegato Onav Giancarlo Sattanino ha introdotto gli interventi degli enologi Giampiero Gerbi, che ha affrontato l’argomento “come riconoscere e prevenire i difetti dei vini” e Michael Hock, responsabile della cantina sperimentale del Centro Bonafous di Chieri che ha invece illustrato le tecniche di vinificazione del Freisa.
Nello specifico, sono state analizzate dai tecnici le caratteristiche di questo vino tradizionalmente conosciuto come “un po’ aggressivo, dalla spiccata acidità e tannicità”, che lo hanno reso famoso per la sua rusticità, limitandone la diffusione presso un pubblico vasto ed esigente, orientato negli ultimi anni verso vini rossi di gusto poco acido e piuttosto morbidi.