Sono stati diffusi nei giorni scorsi dall’Ufficio Statistica del Comune di Asti, diretto da Carlo Ponzo, i prospetti riepilogativi del movimento della popolazione cittadina: il dato saliente è che cresce il numero dei residenti ad Asti.

Era dalla seconda metà degli anni ottanta che non si superava la soglia dei 75mila abitanti, ma con i 75.297 censiti al 31 dicembre del 2008 (35.947 uomini e 39.350 donne) è stata superata anche la storica soglia del 1987 (75.245). Il record è stato conquistato nel corso dell’anno appena trascorso, visto che al 1° gennaio 2008 la quota era di 74.549.

Numeri tanto più significativi se si pensa che quest’aumento non corrisponde a un innalzamento del tasso di natalità, bensì al dato della mobilità territoriale. Mentre il saldo tra nati e morti resta infatti negativo (-112, con 799 morti rispetto ai 687 nati), sono le iscrizioni al registro dell’Anagrafe a determinare la crescita nel numero dei residenti.
I nuovi iscritti sono in totale 2.470, di cui 1.242 uomini e 1.228 donne, che a fronte delle 1.610 cancellazioni evidenziano un positivo di 860 nuovi residenti.
I nuovi iscritti provenienti da altro Comune sono 1.466, 962 quanti invece si sono trasferiti ad Asti dall’estero.
Coloro che hanno lasciato Asti, in prevalenza sono rimasti nell’ambito del territorio nazionale: 1.417 si sono diretti verso altri Comuni, 98 si sono diretti all’estero.

E’ in aumento il numero delle famiglie: oggi siamo a 32.613, con una curva positiva dal 2006, quando erano 31.284, proseguita nel 2007 quando salirono a 32.243. Vivono “in famiglia” 74.563 cittadini .