Ampia la rappresentanza astigiana al Salone Internazionale del Gusto che si sta svolgendo in questi giorni al Lingotto.

Dalle lingue di Fongo al torrone di Barbero e al torrone Faccio di Cassinasco, la robiola di Roccaverano e le eccellenze di Asti fa Goal, l’ampio stand del Consorzio dell’Asti docg e il cardo gobbo di Nizza Monferrato nel settore riservato ai presidi Slow Food. Ma anche uno spazio per la sezione astigiana dell’Aisla, dove i disabili che si muovono in carrozzina potranno trovare dei volontari che li aiuteranno a muoversi tra i padiglioni.

Nei primi due giorni della manifestazione i passaggi sono state oltre 60mila. “Il dato più interessante non è solo l’incremento inaspettato di pubblico – sottolinea Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia – ma il fatto che la sfida del Salone del Gusto 2008, le conferenze di Terra Madre, registrano il tutto esaurito: oltre 500 persone per il convegno Senza Ogm si può e il tutto esaurito con coda fuori della sala per la presentazione del Manifesto sul cambiamento climatico e il futuro della sicurezza alimentare“.