Maria Teresa ArmosinoA poche ore dalla decisione di Maria Teresa Armosino di lasciare la presidenza della Provincia di Asti, seguita da Roberto Simonetti di Biella, arrivano i primi commenti. “Le norme sulla abolizione delle Province diventano un bel paravento dietro cui nascondere la necessità di dimettersi da Presidenti per poter presentare la propria candidatura alle prossime elezioni politiche – scrivono Enzo Sobrino, del coordinamento SEL Regionale Piemonte, e Alessandro Valenzano Consigliere Provinciale SEL –.Lo sfogo della Presidente Armosino, talmente rispettosa dell’ Ente Provincia da comunicare nell’ultimo giorno utile le proprie dimissioni senza passare attraverso un confronto nell’unica sede legittimata che è il Consiglio Provinciale,  ha ben poco a vedere con la fine che farà la Provincia e molto con quella che potrà essere la sua carriera politica. Tutto legittimo, figuriamoci, ma non spacci per atto di sfida quello che comunque sarebbe avvenuto e che sta avvenendo in molte province del paese governate da aspiranti parlamentari”. “Le motivazioni di protesta con le quali l’ormai ex presidente della Provincia Maria Teresa Armosino si è dimessa dalla propria carica sono, francamente, poco credibili – commenta invece Salvatore Grizzanti, segretario dell’associazione radicale Adelaide Aglietta -. Oggi, insieme a lei, si sono dimessi anche altri presidenti di provincia… sarà mica perché si comincia a sentire l’odore delle elezioni politiche? Per essere candidabili, infatti, i presidenti di Provincia devono lasciare l’incarico sei mesi prima delle elezioni. Questo atteggiamento non può stupire: la presidente dal doppio incarico aveva dichiarato che amministrare la Provincia di Asti è come amministrare un condominio; ora che è rimasta senza condominio sarebbe troppo rischioso ritrovarsi senza tutto il quartiere”.