Proseguono, con una folta partecipazione, gli incontri zonali organizzati da Coldiretti Asti. In programma nove riunioni con il coinvolgimento di almeno un migliaio di dirigenti delle forza sociale maggiormente rappresentativa del territorio. Nei giorni scorsi sono già state realizzate le riunioni di Villanova, Canelli, San Damiano, Montiglio Monferrato e Moncalvo, e si può dunque tracciare un bilancio dell’iniziativa. Il presidente provinciale, Roberto Cabiale, e il direttore, Antonio Ciotta, coordinano il tour nei maggiori centri della provincia coinvolgendo i presidenti e i segretari delle zone, nonchè i responsabili dei vari servizi, dall’economico al sindacale, dal fiscale al previdenziale, fino all’assistenza tecnica. “Ma al di là delle varie problematiche burocratico-amministrative che coinvolgono le imprese – sottolinea Roberto Cabiale – il maggiore interesse dei nostri associati è focalizzato sullo stato dell’arte del progetto economico di Coldiretti che si sta sviluppando in tutta l’Italia”. Fai, tenete bene a mente questo acronimo che sicuramente farà parlare molto di sè, ovvero la filiera Firmata dagli Agricoltori Italiani, si sta sviluppando sul territorio a macchia d’olio. Con l’obbiettivo di affermare una “Filiera Agricola tutta Italiana”, Coldiretti ha prima istituito i Mercati di Campagna Amica, oggi sono oltre mille in tutta Italia, con cui ha affermato nei confronti dei consumatori il vero valore del made in Italy. Poi sono nati i Punti Campagna Amica, oltre 100 nella sola provincia di Asti, aprendo a tutti le porte delle imprese agricole. Recentemente sono nate le Botteghe di Campagna Amica, unica vera alternativa alla grande distribuzione ordinaria. Ma oggi le maggiori aspettative dei dirigenti e degli associati Coldiretti sono rivolte agli accordi interprofessionali, a qualla parte del progetto Coldiretti di una “Filiera Agricola tutta Italiana” che è destinata a movimentare sempre più ingenti quantitativi sui mercati. Ed ecco che alle riunioni zonali di Coldiretti Asti “si è parlato principalmente – sottolinea il direttore Antonio Ciotta – degli accordi di fornitura stipulati con importanti aziende di trasformazione e distribuzione agroalimentare. Sono ormai una realtà, sempre più consistente, gli accordi per la filiera degli ortaggi, che vede qui ad Asti una fornitura di 8 mila quintali fra carote, cavolfiori, cipolle, peperoni, rape e  sedani alla “F.lli Saclà Spa”, come sono altrettanto ben consolidati quelli con la Ferrero per la fornitura del latte, oppure con Gianduiotti e Novi per le nocciole Igp Piemonte. Imminente è la definizione di un importante accordo con una casa di distribuzione per la fornitura nel Nord Ovest di Carne di razza bovina Piemontese, così come per il prosciutto Piemonte, e tutto questo mentre i cereali, proprio sulle ali di un accordo Fai, registrano finalmente valori di mercato più adeguati ai costi di produzione”. “Il progetto Coldiretti – rimarca il presidente Cabiale – come speravamo, si sta affermando sempre più e in tutti i comparti produttivi. Dalla passata vendemmia Coldiretti Asti ha anche concentrato i suoi sforzi su uno specifico progetto per il vino, contiamo vivamente di poter annunciare presto importanti azioni a favore del nostro prodotto più diffuso, la Barbera d’Asti”. La riunioni proseguono oggi, martedì 26 febbraio, con la zona di Asti, presso la sede di corso Felice Cavallotti 41,  domani, mercoledì 27, con l’incontro di Nizza Monferrato, quindi toccherà a Vesime, giovedì 28 febbraio. Gli incontri zonali si chiuderanno poi martedì 5 marzo con l’ultima riunione in programma a Castelnuovo don Bosco.