Il 118 astigiano si sintonizza con l’evoluzione dei servizi sanitari sul territorio: è la sfida che impegnerà, nei prossimi mesi, l’Asl AT e la struttura di urgenza ed emergenza diretta da Roberto Balagna.
Il dirigente lo ha spiegato ai referenti delle équipes territoriali (medici di famiglia) che ha incontrato nei giorni scorsi insieme ai direttori dei Distretti Asti Nord (Antonio Parisi), Asti Centro (Michele Di Paolo) e alla responsabile delle Cure primarie (Anna Paola Fea).
“Il nostro obiettivo, pur conservando la missione di sistema dell’emergenza – ha sottolineato Balagna – è di sviluppare sinergie sempre più approfondite con la Continuità Assistenziale, l’assistenza domiciliare integrata, le cure palliative e gli altri servizi territoriali in modo da dare al medico di base, titolare della salute del paziente, tutto il supporto necessario per favorire e incrementare le possibilità di cura del malato al proprio domicilio”. In questo modo il 118 si integrerà ulteriormente con la sanità del territorio, condividendo dati e percorsi terapeutici del paziente, e con i Gruppi di cure primarie, presenti a Canelli, Nizza Monferrato, Montegrosso e Villafranca.
Il rafforzamento della risposta sanitaria territoriale andrà di pari passo, per il 118, con l’ulteriore diversificazione dei mezzi impiegati: accanto alle ambulanze con o senza medico a bordo, comparirà in futuro l’ “auto medica”, veicolo di soccorso avanzato con un equipaggio composto da un medico dell’emergenza, un infermiere e un autista soccorritore: potrà intervenire per trattare direttamente il paziente che non necessita del trasporto in ospedale oppure per supportare l’ambulanza. In prospettiva si prevede anche l’utilizzo di ambulanze “india” con equipaggio composto da due soccorritori e un infermiere del 118.
“Rispetto ad altri mezzi di soccorso – ha spiegato Balagna – l’auto medica effettua un numero maggiore di interventi, garantendo una copertura più ramificata del territorio. La decisione di quale mezzo inviare in soccorso al paziente viene assunta dalla Centrale operativa del 118 che, entro fine anno, sarà trasferita dalla sede di via Conte Verde all’ospedale Cardinal Massaia, nei locali attigui al Pronto Soccorso. In questo stesso spazio potranno essere operativi anche altri servizi collegati alla risposta sanitaria territoriale, come la Continuità Assistenziale e il trasporto ordinario dei pazienti”.