Grazie al doppio appuntamento di ieri pomeriggio, con la Conferenza dei Servizi e il Forum del Volontariato, è stato riassunto in cifre, percentuali, progetti e prospettive l’intenso 2010 dell’Asl AT.
I locali dell’Azienda in via Conte Verde hanno ospitato molti operatori, numerosi amministratori locali, la stragrande maggioranza dei primari del Cardinal Massaia e i rappresentanti delle associazioni di volontariato che quotidianamente collaborano con l’Azienda.
CONFERENZA DEI SERVIZI. Declinare l’anno in statistiche è stato il compito della relazione del direttore amministrativo dell’Asl, Angelo Pescarmona, che ha affrontato inizialmente la questione economica, ricordando gli orientamenti contenuti nel Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 e nelle linee di indirizzo tracciate dalla Giunta regionale del Piemonte, che combinano efficienza e appropriatezza della cura con coerenza e rispetto del quadro economico.
“Le linee strategiche riguardano il volume di attività, per migliorare l’offerta di cura riducendo così la degenza ospedaliera, e la qualità dell’assistenza, implementando ulteriormente gli accessi a tempo zero, riducendo le liste d’attesa”, ha spiegato Pescarmona.
Per ricondurre a una maggiore omogeneità l’Azienda, rispetto al sistema sanitario regionale, si è cercato di attingere, dal 2006 al 2010, dal fondo sanitario con una progressione più contenuta rispetto alla media regionale. Tradotto in cifre, l’Asl AT ha attinto, in 5 anni, fondi con un aumento complessivo dell’11,54%, mentre la media regionale si attesta al 16,87%.
“Se tutti avessero fatto come l’Asl, ci sarebbe stata una riduzione dell’apporto di fondi regionali al fabbisogno della sanità piemontese da 400 milioni di euro a poco più che 31”, ha aggiunto Pescarmona.
È stato ribassato il fabbisogno di ricoveri per i residenti, in progressiva diminuzione, dal 2008 (38.536 casi) al 2009 (36.126 casi). Nel 2009 il tasso di ospedalizzazione è sceso dal 185,36 al 173.12‰, “la tendenza nel 2010 è di un’ulteriore riduzione al 157,43‰ – ha rilevato il direttore amministrativo – con il conseguente pieno raggiungimento dell’obiettivo regionale del 160‰”.
Nelle prestazioni monitorate (220, tra gennaio e novembre 2010), l’80% delle prestazioni sono state erogate con tempi inferiori agli standard regionali. Di recente, la Regione ha stanziato nuove risorse per ridurre ulteriormente le tempistiche, per l’Astigiano è stata ritagliata la quantità più bassa in Piemonte, a riprova del livello d’eccellenza sin qui raggiunto nell’abbattimento delle attese. Con i fondi si andranno a sanare le situazioni ancora problematiche: ecocardiografia ed ecografia all’addome.
Il 2010 ha fatto altresì  registrare un incremento delle attività di Cure Domiciliari, che crescono sia in termini di pazienti seguiti (+22,2% rispetto all’anno scorso), sia in termini di giornate di assistenza domiciliare (1,7% in più).
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La relazione di Mauro Favro, direttore sanitario dell’Asl AT, ha alternato cifre a progetti. Il 2010 segna il pieno regime di 11 prestazioni specialistiche con accesso a tempo zero e i riscontri numerici delle prestazioni erogate (52.489 nel 2010 contro le 41.815 del 2009) ne segnano marcatamente la crescita.
Aumento speculare anche per il tempo zero del laboratorio analisi che, 6 giorni alla settimana, affronta un volume quotidiano medio di 400 utenti. La proiezione di fine 2010 parla di quasi 200mila prestazioni erogate con un incremento del 13% rispetto al 2009.
Il direttore sanitario ha altresì delineato i progetti più rilevanti avviati in quest’anno, come l’avvio sul territorio della distribuzione dei farmaci “in nome e per conto” in cui l’Azienda è capofila regionale, avendola già attivata dal 2002. “Favorisce la continuità tra le cure ospedaliere e il territorio, dopo le dimissioni”, ha sottolineato Favro.
Tutte le dimissioni del Massaia, inoltre, sono ormai coperte dall’apposito progetto della farmacia ospedaliera, che garantisce all’utente il primo ciclo di terapia farmacologica da proseguire a domicilio, arrivando così a contenere il 50% sulla spesa (quasi 80mila euro).
L’Asl è anche capofila nazionale di un progetto biennale di valutazione della qualità dei servizi psichiatrici, il primo che vede direttamente coinvolti tutti gli attori del percorso di cura (a partire dai pazienti che solitamente non vengono mai interpellati), nella valutazione delle prestazioni ricevute ed erogate.
L’intervento del direttore generale Luigi Robino, infine, è culminato con la proiezione di un rendering virtuale dell’ospedale Valle Belbo, recentemente messo in stallo su direttiva del manager della sanità piemontese Monferino : “una sorpresa, un regalo per mostrarci come potrebbe essere e per sapere di aver lavorato bene”, ha commentato Robino che ha voluto ringraziare tutti i suoi collaboratori, a partire da Pescarmona e Favro, per poi estendere il plauso ai primari presenti, al personale Asl, ai sindaci intervenuti e agli operatori del volontariato.

FORUM DEL VOLONTARIATO. Come annunciato, la seconda parte dell’incontro di ieri ha ospitato la presentazione dettagliata del progetto esecutivo della sede ospedaliera per le associazioni che vi operano di concerto con l’Asl. Si concretizza così la richiesta inoltrata all’Azienda esattamente un anno fa, durante l’edizione 2009 del Forum. I nuovi spazi, situati accanto alla Radioterapia al piano -1 del Massaia, si estenderanno su 465 metri quadrati, con tredici uffici, uno spogliatoio femminile e uno maschile, servizi igienici anche per i disabili, una sala centrale polifunzionale attrezzata e una biblioteca.
C’è stato poi spazio per il confronto con i responsabili delle associazioni, mentre dal direttore generale è venuto lo spunto a continuare il proficuo dialogo con l’Azienda: “siate di stimolo perché tutto quello che non funziona sia immediatamente riportato”.  
Nella fotografia, il direttore generale dell’Asl Robino durante il suo intervento.