Sarà Luigi Gentile a coordinare l’area orientale rete regionale endocrino-diabetologica che si è insediata mercoledì scorso nell’assessorato alla Sanità. Non solo, l’Asl AT sarà azienda capofila per l’area orientale del Piemonte. La nuova rete si pone come obiettivi primari quelli di rafforzare l’assistenza ai pazienti, codificare e uniformare percorsi di cura su tutto il territorio regionale, migliorare l’integrazione fra specialisti territoriali, ospedali e medici di medicina generale. Di fatto la rete si occuperà del trattamento del diabete ma anche di malattie endocrino-metaboliche come le patologie legate alla tiroide o l’obesità. “Si tratta innanzitutto di rivedere l’organizzazione del sistema e rendere i percorsi omogenei in tutto il Piemonte”, commenta Luigi Gentile, precisando che “l’obiettivo concreto della rete è spostare la gestione delle cronicità dal versante ospedaliero a quello territoriale, per fornire servizi migliori a tutti i pazienti e permettere agli operatori di lavorare meglio”. La Commissione diabetologica operativa da molti anni è stata quindi integrata con l’inserimento degli endocrinologi. Ne entrano così a far parte, fra gli altri, direttori e responsabili dei reparti di Endocrinologia e Diabetologia degli ospedali: il professor Ezio Ghigo per la Città della Salute, il professor Gianluca Aimaretti per il “Maggiore della Carità” di Novara, la dottoressa Egle Ansaldi dell’ospedale di Alessandria, il dottor Giorgio Borretta dell’ospedale di Cuneo. Entrano nella Commissione anche la dottoressa Annamaria Nuzzi, responsabile di Diabetologia dell’Asl Cn2 e la dottoressa Ivana Rabbone, referente del centro di Diabetologia pediatrica della Città della Salute. L’Asl di Asti diventa, a sua volta capofila per l’area orientale. In un secondo momento, la rete verrà strutturata in quattro quadranti con specifici centri hub di riferimento: l’area metropolitana di Torino con Mauriziano, Città della Salute, Maria Vittoria e San Luigi, il Nord-est con l’ospedale di Novara, il Sud-est con l’ospedale di Alessandria, il Sud-ovest con l’ospedale di Cuneo. “Il modello di assistenza predisposto parte dalla necessità di creare percorsi di salute integrati – sottolinea il dott. Gentile -, che concilino il ruolo dei medici di famiglia con l’esigenza del ricovero ospedaliero solo nei casi più acuti. In questo senso le priorità della rete saranno la personalizzazione delle terapie, allo scopo di agire in modo personalizzato sia sullo stile di vita che sulle prescrizioni farmacologiche, l’ottimizzazione del percorso diagnostico e terapeutico per renderlo appropriato a seconda della situazione clinica del paziente, l’inserimento del paziente stesso al centro di un  team costituito dal  suo medico di famiglia, dal diabetologo e dagli altri operatori sanitari coinvolti nel processo di cura. Infine – conclude il diabetologo astigiano – questo progetto diventa un’esperienza pilota al futuro piano delle cronicità che la regione Piemonte sta perfezionando”. Soddisfazione per la nomina del dott. Gentile è stata espressa dal Direttore generale dell’Asl AT, Ida Grossi: “E’ certamente il riconoscimento ad un intenso lavoro fatto e al percorso clinico e di ricerca di Gentile. Sono certa che continuerà ad essere sempre più un riferimento per questo delicato settore delle malattie croniche che vedono anche l’Asl AT in prima linea per l’applicazione dei progetti regionali”.