La partecipazione del Piemonte al Vinitaly di Verona ha una lunghissima tradizione e costituisce una delle più importanti iniziative di promozione e di marketing dei produttori e delle istituzioni piemontesi.
Si tratta,infatti, di una delle più importanti fiere internazionali del comparto, con i suoi 4.300 espositori, 150.000 visitatori, di cui 50.000 operatori, provenienti da 114 nazioni; e 2.500 giornalisti, provenienti da 140 nazioni.
Una fiera di grande importanza per il Piemonte, soprattutto per il mercato estero: basti pensare che il Piemonte esporta circa il 60% dei propri vini, per un valore che nel 2010 è stato di 1.176 milioni di euro e che nel 2011 si stima in circa 1.300 milioni di euro; valori che rappresentano circa il 32% dell’export agroalimentare piemontese e circa il 16% dell’export nazionale di vino.
Anche in questa 46° edizione,dunque, risulta forte e qualificata la presenza piemontese che comprende oltre 600 espositori, che occupano l’intero padiglione 9, a cui si aggiunge la grande area espositiva del Consorzio di tutela dell’Asti nel padiglione 7b.
Gli espositori piemontesi sono in gran parte singole aziende, alle quali si aggiungono una ventina di Cantine cooperative, 5 Associazioni di produttori, 8 Consorzi di Tutela, organizzazioni economiche e professionali dei produttori e numerosi enti e istituzioni, come le Province di Alessandria, Asti, Novara, Cuneo, Torino
Una partecipazione che in questa edizione si rafforza con l’intervento del nuovo consorzio Piemonte Land of Perfection che affianca la Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte nell’organizzazione della presenza dei circa 200 produttori nella area espositiva collettiva, all’interno del padiglione 9, che comprende l’area istituzionale in cui si svolgeranno 25 incontri che rappresentano un piccolo compendio di tutto quello che si fa per tutelare e valorizzare la vitivinicoltura piemontese. Sempre in quest’area è previsto anche uno spazio per presentare e degustare i vini piemontesi, rappresentati da ben 18 DOCG e 42 DOC.

Infine, per la Medaglia Cangrande, conferita ogni anno dalla Fiera di Verona ai benemeriti della vitivinicoltura segnalati dalle  Regioni, il designato per il Piemonte è Paolo Rovellotti, produttore di Ghemme in  Provincia di Novara, attualmente presidente della Coldiretti Novara e VCO, presidente della Coldiretti Piemonte, e presidente della Camera di Commercio di Novara. Una designazione che rende omaggio al territorio vitivinicolo dell’Alto Piemonte e ad uno dei suoi importanti esponenti, da sempre fortemente impegnato nella difesa e valorizzazione del Piemonte agricolo e vitivinicolo, dimostrato nel suo lavoro nelle organizzazioni economiche e professionali e ancor più  in quello di vitivinicoltore e produttore di grandi vini piemontesi.

Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “Il sistema vino della Regione Piemonte rappresenta un efficiente esempio di professionalità ed eccellenza, frutto non del caso ma, al contrario, della competenza e dell’impegno dei lavoratori appartenenti a questa filiera. Il settore vino negli anni scorsi ha risentito del difficile periodo economico, ma il mercato con il trascorrere del tempo ha dato risposte importanti e il comparto si sta riprendendo decisamente bene. L’arma in più del vino piemontese, non mi stancherò mai di dirlo, è l’altissima qualità del prodotto. Tale eccellenza deve essere portata in Europa e nel mondo intero, e non vi è occasione migliore di un appuntamento quale il Vinitaly. Il Piemonte conosce il suo vino e  crede fortemente nella promozione, per questo negli anni ha sempre assicurato il proprio sostegno per la partecipazione alla rassegna internazionale di Verona. I risultati sono sempre stati ottimi, sono sicuro che il vitivinicolo piemontese ripeterà anche quest’anno i successi passati”.

“Il sistema camerale piemontese è da sempre molto attento alla promozione e valorizzazione dei prodotti tipici e, in particolare, di quelli vitivinicoli: le produzioni a denominazione d’origine della nostra regione sono tra i nostri migliori ambasciatori nel mondo, perché testimoniano la qualità e la passione del lavoro dei tanti produttori locali – ha commentato il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello -. È quindi con orgoglio che, ancora una volta, portiamo queste realtà al Vinitaly, accogliendo e coordinando all’interno della collettiva regionale circa 200 imprese, a cui si aggiungono nel resto della fiera le singole presenze di altre grandi e piccole aziende, per un totale di circa 600 espositori, che possono contare tutto l’anno e in tutte le fasi cruciali della loro attività produttiva – non solo in occasione di questa straordinaria vetrina internazionale che è il Vinitaly – sul sostegno del sistema camerale piemontese”.

Il Vinitaly e la gestione di questo grande spazio collettivo dedicato ai vini piemontesi sono il primo banco di prova concreto nel quale come “Piemonte Land of Perfection” ci impegneremo per dare un senso di compattezza del mondo vitivinicolo piemontese di fronte alle sfide che a livello internazionale e nazionale attendono la realtà produttiva della vite e del vino – è il commento di Andrea Ferrero, presidente della nuova Società Consortile “Piemonte Land of Perfection”-. Nel nostro gruppo organizzato, promosso in piena sintonia con la Regione Piemonte,  abbiamo coalizzato l’attività dei Consorzi di Tutela più rappresentativi e delle Organizzazioni dei Produttori più significative per contribuire, con una serie di interventi autorevoli e strategici, al sostegno dell’immagine dei vini piemontesi e al costante rafforzamento dei loro mercati, in un’ottica di esportazione, ma anche di piena condivisione del mercato nazionale”.

Piemonte vinicolo in sintesi

?       46.540 ettari di vigneto (censimento 2010) (circa il 7% del vigneto Italia).
?       Nel 2011 la produzione è stata di 2.683.000 ettolitri (-12,6% sul 2010).
La produzione nazionale è di circa 45 milioni di ettolitri
?       20.659 le aziende a indirizzo vitivinicolo (censimento 2010)
?       280 imprese industriali produttrici di vini e distillati con circa 3.300 addetti.

?       54 Cantine cooperative con circa 12.000 soci.

?       355 milioni di euro il valore del vino ai prezzi di base, nell’anno 2010, che rappresenta circa l’11% del valore dell’intera produzione agricola regionale.

?       1.176 milioni di Euro il valore dell’export di vino e distillati nel 2010 (+ 11% sul 2009), circa il 32% del valore dell’export agroalimentare piemontese;  e circa il 16% dell’export vitivinicolo nazionale. Nel 2011 è stato stimato un valore di circa 1.300 milioni di euro (+13% sul 2010). Il Piemonte esporta circa il 60% del vino prodotto; di questo circa 1/3 è costituito dall’Asti Spumante e Moscato d’Asti. Il 70% viene assorbito dai Paesi UE,il restante 30% dai Paesi extra UE.

?       18 vini a DOCG  e 42 DOC (su 72 DOCG e 349 DOC nazionali) che coprono l’85% della produzione regionale; quasi tutta derivante da una ventina di vitigni autoctoni.

?       Una legge regionale (la 39/80) sull’anagrafe vitivinicola e per il controllo e la repressione di frodi e sofisticazioni; con l’osservatorio vitivinicolo regionale,la revisione dell’albo dei vigneti e l’istituzione della fascetta regionale di garanzia per i vini DOC.

?       14 tra grandi e piccoli Consorzi di Tutela che coprono tutte le DOC e DOCG, 2 grandi Associazioni di Produttori. Un consorzio per la promozione, costituito dai principali consorzi di tutela dei vini.

?       14 Enoteche Regionali e 34 Botteghe del Vino, istituite con legge regionale n. 37/80, che rappresentano circa 4.300 produttori espositori; che ospitano mediamente 1.000.000 di visitatori all’anno (metà dei quali stranieri).

?       7 Strade del Vino riconosciute ed operanti.

?       Su oltre il 50% dei vigneti, da quasi 20 anni, si praticano sistemi di produzioni ecocompatibili e agroambientali.

?       Altre strutture operative: Centro Sperimentale Vitivinicolo Tenuta Cannona di Carpeneto.

?       Banca del Vino e Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo (progetto Slow Food -Regione Piemonte).

?       Una grande attività sugli autoctoni e biodiversità: Campo Catalogo di Grinzane Cavour con la banca del germoplasma che ospita circa 300 vitigni rari o in pericolo di estinzione. L’opera di selezione e sperimentazione ha portato al recupero e all’entrata in produzione di molti di questi vitigni, tra cui: Bonaria, Avanà, Bourgnin, Pignolo, Spano, Gamba di Pernice, Albarossa, Nascetta, Bussanello, Timorasso.