Ha destato curiosità e non solo a New York. L’evento sul vino piemontese, orchestrato da Piemonte Land of Perfection (nato per armonizzare le strategie promozionali dei Consorzi di tutela, Produttori Moscato e Vignaioli Piemontesi), ha avuto un’eco anche in Florida, Texas, Massachusetts e California. Sono arrivati in più di 300 tra giornalisti, ristoratori e buyers per brindare all’undicesimo piano del Tribeca 360, storico palazzo che si affaccia sulla Grande Mela.
Ad accoglierli 35 vignaioli con più di 200 etichette da assaggiare di Barolo, Barbaresco, Barbera, Dogliani, Moscato d’Asti, Brachetto d’Acqui e Asti spumante.

E se da una parte, l’Italian Wine&Food Institute diffondeva gli ultimi dati sul calo delle importazioni di vino italiano negli States con un -5,6% in volume (quasi 800 mila ettolitri) e -3,8% in valore (390 milioni di dollari) nei primi quattro mesi del 2012, dall’altra tra i piemontesi in trasferta si respirava un clima di effervescente buonumore: “Dopo la crisi – conferma Andrea Ferrero, presidente di Piemonte Land – c’è una gran voglia di ripartire e non dimentichiamo che gli Stati Uniti restano pur sempre il terzo mercato per i vini italiani”. I dati 2011 parlano di 2,5 milioni di ettolitri di vino tricolore importato negli States, con un più 13 per cento sull’anno prima. In valore circa un miliardo e 250 milioni di dollari.

Alle degustazioni, giornalisti e importatori hanno dimostrato interesse e curiosità sui vitigni autoctoni del Piemonte, “la nostra forza per affrontare la grande sfida enologica dei prossimi anni” dice Ferrero, che capeggiava la spedizione con i presidenti dei Consorzi Paolo Ricagno (Brachetto) e Gianni Marzagalli (Asti). Ai grandi numeri di giganti enologici (quali Australia, Cile e Argentina) si risponde dunque con la qualità. E la scommessa è vinta almeno in parte: “Parlo spesso di vini in giro per il mondo: da Londra a Sofia, da Hong Kong a Chicago, ma non mi è mai successo di dover rispondere a così tante domande sui vini, uve e denominazioni” confessa la master of wine Christy Canterbury, che ha condotto i seminari di degustazione. Tra gli altri, hanno partecipato wine reporter di illustri testate del settore (Wine Enthusiast, Beverage Media, Wine Spectator, iSanté Magazine, Sommelier News).

Il Piemonte day si è concluso al ristorante “I tre Merli” con le ricette dello chef Maurizio Marfoglia che accompagnavano in un viaggio nel terroir dei vini piemontesi. C’è chi è tornato, chi è volato in California: oggi, 20 luglio, le bollicine di Asti e il Moscato saranno protagonisti a Laguna Beach. Un ideale coast to coast di brindisi, che promettono un arrivederci negli States.