DIVIETO DI CACCIA - GAZZETTA D'ASTIIl Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto la sospensiva richiesta dagli anticaccia contro il Calendario Venatorio Regionale e ha rinviato al 27 novembre la sentenza definitiva sul merito. Il Tar ha considerato apprezzabili gli elementi apportati dalla Regione, come l’adozione preliminare del Piano Faunistico Venatorio Regionale, il recepimento – nel nuovo Calendario Venatorio Regionale – di alcune modifiche e l’acquisizione del parere favorevole dell’Ispra, nonché alcuni elementi di conoscenza del patrimonio faunistico regionale. Pertanto, l’attività venatoria in Piemonte può svolgersi regolarmente – sulla base del Calendario Venatorio attuale – fino al 27 novembre 2013. “Come Arci Caccia del Piemonte apprezziamo la decisione del Tar e ci auguriamo che anche la trattazione di merito – fissata a fine novembre – confermi il Calendario Venatorio per tutta l’attuale stagione, consentendo ai trentamila cacciatori piemontesi di poter svolgere la propria attività –  commenta Mario Bruciamacchie, presidente onorario Arci Caccia Piemonte -. Alla luce del parere espresso dal Tar  si evidenzia la giustezza della decisione presa dall’Arci Caccia e da alcune altre associazioni venatorie di costituirsi – in sede Tar – con un proprio legale, l’avvocato  Paolo Scaparone, a difesa del Calendario Venatorio e di tutti i cacciatori piemontesi. Come Associazione interverremo con determinazione presso la Regione Piemonte, affinché il Piano Faunistico Venatorio Regionale venga approvato rapidamente, così come la Legge Regionale in materia venatoria di cui la Regione Piemonte è sprovvista”.