Prima di installare qualsiasi impianto, la Regione chiarisca al più presto le modalità e l’effettiva utilità dell’impianto di telefonia mobile che Rfi vuole installare al Torrazzo”. Dopo l’accesa riunione di ieri sera del Consiglio di Circoscrizione San Marzanotto Valletanaro, la vicepresidente del  Consiglio regionale, Mariangela Cotto, ha presentato un’interrogazione urgente a palazzo Lascaris, portando all’attenzione della Commissione competente le preoccupazioni dei cittadini astigiani. Che potrebbero veder “spuntare”, all’altezza nella frazione Valletanaro, in corrispondenza del passaggio a livello, una stazione della rete radio mobile Gsm, ovvero un palo di oltre venti metri oltre a due antenne.

Per Rfi – spiega Cotto – l’impianto servirà per la sicurezza e l’affidabilità della rete ferroviaria. Agli abitanti della zona, però, devono essere fornite maggiori spiegazioni sull’effettiva utilità di questa centralina e sulle caratteristiche radioelettriche. Vorrei inoltre sapere se esiste il rischio che, vista la contrarietà degli abitanti, Rfi possa “bypassare” il problema e vendere la proprietà dell’area a qualche gestore telefonico”.

Nell’interrogazione Cotto fa rilevare che nella documentazione di richiesta di parere tecnico, Rfi si rivolge al dipartimento di Ivrea dell’Arpa. “Qual è il ruolo di questo dipartimento – conclude – rispetto alle altre sedi Arpa? Prima di realizzare altri due impianti di telefonia mobile, chiedo un intervento urgente della Giunta Bresso, per chiarire meglio l’intera operazione”.