Asti dispone di un ricco patrimonio di locali che vengono utilizzati a scopo sociale da gruppi e associazioni . La Giunta comunale ha riservato un orientamento al riguardo che prevede la ricognizione puntuale di quanto finora messo a disposizione, al fine di aggiornarne l’utilizzo effettivo e al tempo stesso ampliarne la fruibilità. Un primo sopralluogo nei locali comunali siti nel porticato di via Monti, presenti gli assessori alle Politiche sociali Mariangela Cotto e al Patrimonio Stefania Morra, con i funzionari dei loro Servizi, ha permesso di mettere a fuoco la problematica, che deve tenere conto di costi di gestione, manutenzioni e gli scopi aggregativi cui sono destinati.

“Vogliamo conoscere e razionalizzare, commenta l’Assessore Mariangela Cotto, verificando la possibilità di attribuire nuovi spazi o permettere nuove assegnazioni. Un impegno che guarda a favorire la crescita in città dei mondi della solidarietà e dell’associazionismo, a vario fine coinvolti”.

Le attività e la loro programmazione, le riunioni dei direttivi e l’alimentazione di idee e buoni propositi da parte del volontariato richiedono infatti spazi, sparsi un po’ dovunque in città.

E proprio per questo importanti, a garantire frequentazione, controllo di territorio con preziose ricadute animative e di partecipazione. Oltre a evitare lo spreco in affitti, di risorse da destinare invece ai fini sociali. Sono locali di varia destinazione, uffici, alloggi, garage, seminterrati, di scuole o comunque fabbricati di proprietà, utilizzati da progetti comunali, oppure spiega l’Assessore Stefania Morra “ dati in concessione a tre o cinque anni, a canone minimo o per periodi più lunghi, commisurati ai lavori di miglioria che si intendono realizzare”.

Resta inteso che la socialità compensa gli oneri o il mancato introito. Locali frequentati saltuariamente ripropongono la fotografia, un po’sbiadita ma reale, di un volontariato più debole e ingrigito, che proprio per questo ha bisogno di sostegno e spazi per ritrovarsi e riaggregarsi.