“Improvvisata” di Matteo Renzi ad Asti. Il presidente del Consiglio dei ministri stamattina è giunto in Municipio, dove in Sala Platone ha incontrato i sindaci astigiani. Un legame con il ruolo di primo cittadino che Renzi, per quasi cinque anni sindaco di Firenze, ha sempre tenuto a rimarcare come un “sindaco d’Italia” nelle parole di Fabrizio Brignolo, sindaco di Asti. Oggi la politica dei sindaci vive di legami con il territorio, ma non può rinunciare a uno sguardo più ampio. A sostegno della sua tesi Renzi ha citato il suo impegno in Europa contro l’austerità per permettere una maggiore possibilità di investimenti, dei quali potrebbero beneficiare anche i Comuni. L’anno prossimo cadrà l’importante ricorrenza a Roma dei 60 anni della Comunità Europea, e sarà secondo il presidente del Consiglio un’importante occasione per trovare una terza via per le politiche di investimento perché “non c’è solo la scelta tra ‘fuori dall’euro’ e ‘ce lo chiede l’Europa’”.  “Tornate a investire sulle scuole!” è l’invito che il capo del Governo ha indirizzato ai sindaci per l’impegno a ristrutturare gli edifici contro il pericolo che diventino dei “casermoni”. Un altro problema importante è la sicurezza, per la quale il Governo vuole puntare sulle nuove tecnologie per affiancare l’azione fondamentale dei componenti le Forze dell’Ordine. Renzi ha accolto con interesse l’offerta di Brignolo di Asti come Comune “pilota” per sperimentare una presenza più massiccia di telecamere di sorveglianza, nel rispetto della privacy dei cittadini.  A incoraggiamento di un territorio come il nostro Renzi ha infine sottolineato l’importanza del vino e della produzione agroalimentare come possibilità di rilancio per l’economia grazie all’importanza per l’immagine dell’Italia. Per questo scopo però serve anche un paese che “al di là delle discussioni, riesce quando serve a essere unito per l’interesse nazionale”. Michele Cascioli