Dopo il mammografo digitale, all’ospedale Santo Spirito Valle Belbo di Nizza Monferrato è arrivata la Tac di ultima generazione: un ulteriore passo voluto dall’Asl AT per rinnovare, con tecnologie avanzate, le attrezzature della Radiodiagnostica. Dettaglio importante per i pazienti: anche quelli che soffrono di claustrofobia possono agevolmente essere sottoposti all’indagine perché il ‘tunnel’ della macchina è ampio. Dal momento della prenotazione al Cup, inoltre, l’esame viene svolto in tempi pressoché immediati. La nuova apparecchiatura è da poco entrata in attività: guidato dal professor Giorgio Mallarini, il team di professionisti della Alliance Medical (nei prossimi sei anni garantirà la fornitura di prestazioni specialistiche di radiodiagnostica tradizionale all’ospedale nicese) ne garantisce l’utilizzo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17. Nel frattempo il personale tecnico del reparto segue un corso di formazione, al termine del quale (nell’arco di qualche settimana) l’apparecchiatura funzionerà, in caso di emergenza, anche il sabato, la domenica e durante la notte. “La Tac allestita a Nizza – indica Massimo Uberti, direttore sanitario dell’Asl – è simile a quella in funzione al Cardinal Massaia: garantisce un’alta qualità dell’immagine e una bassa esposizione alle radiazioni. E’ infatti aggiornata agli standard più recenti e rigorosi in fatto di radioprotezione. Attraverso il sistema informatico, trasmette le immagini sia alla Radiodiagnostica di Asti, il cui personale può leggerle in qualsiasi momento, che agli ospedali piemontesi dotati di servizi di neurochirurgia, per la refertazione dei traumi cranici”. Spiega Federico Cesarani, primario di Radiodiagnostica al Massaia: “La macchina, assai sofisticata, è munita degli ultimi aggiornamenti tecnologici che consentono di potere esplorare in pochi secondi estesi distretti corporei come il torace e l’addome, erogando ai pazienti una modesta dose di radiazione. Copre una vasta gamma di esami, compresi quelli dedicati allo studio dei vasi profondi, come le arterie dell’encefalo o l’aorta, e delle arterie degli arti inferiori. Permette, inoltre, studi assai precisi del polmone, fegato, pancreas e degli altri organi addominali, mettendo in evidenza anche piccole alterazioni anatomiche”. Altra caratteristica dell’apparecchiatura: “Con i programmi di post elaborazione – aggiunge Cesarani – è possibile ottenere immagini tridimensionali che in molti campi clinici (come l’ortopedia e la chirurgia) sono assai utili per pianificare i trattamenti terapeutici successivi”. La messa in funzione della Tac a Nizza consentirà  di sfoltire le liste d’attesa alla Radiodiagnostica del Massaia, appesantite negli ultimi mesi per la sospensione del servizio al Santo Spirito finalizzata alla risistemazione degli spazi per allestire il nuovo macchinario. “Sul nostro territorio – indica Antonio Parisi, direttore del Distretto Asti Sud – avere un’apparecchiatura di ultima generazione, guidata da un team di professionisti, caratterizzata dalla celerità dell’esecuzione e dalla refertazione rapida dell’esame, è innegabilmente di grande utilità per i pazienti. Per loro c’è anche il vantaggio di non doversi spostare verso altre realtà per sottoporsi all’esame”.