Viene inaugurato oggi l’Hospice di Nizza Monferrato. Il lavoro di conversione e riorganizzazione degli spazi, iniziato nello scorso mese di ottobre, ha infatti avuto la definitiva approvazione regionale proprio in questi giorni ed è stato potuto mettere il sigillo su un tassello fondamentale nei servizi territoriali dell’Asl a favore dei cittadini. “Questo progetto è stato realizzato grazie ad un bellissimo esempio di lavoro di squadra tra tutti i soggetti coinvolti: sindaci ed istituzioni, Regione Piemonte, associazioni di volontariato e personale Asl AT – ha detto Ida Grossi, Direttore generale dell’Asl astigiana -. Tutto questo a testimonianza che, nelle questioni che coinvolgono la salute dei cittadini, tutti mettono davanti il benessere e la sicurezza delle proprie comunità. Oggi è un giorno importante e permettetemi di essere orgogliosa del lavoro fin qui svolto ed è anche l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno permesso che questo progetto prendesse forma e si realizzasse”. La struttura è composta da 7 posti letto di cui uno dedicato all’assistenza diurna. Le attività della struttura di Nizza forniranno: terapie di supporto per la patologia oncologica e terapie per le altre patologie concomitanti; procedure terapeutiche palliative; sostegno psicologico per il paziente e supporto psicosociale per i familiari, in particolare per le famiglie fragili; accompagnamento globale del paziente e dei familiari nel percorso di palliazione per tutto il periodo di degenza. Attività ambulatoriale Visite cliniche programmate e urgenti quotidiane dal lunedi al venerdi. Accertamenti diagnostici in regime di Ambulatorio Protetto. Terapie di supporto, in particolare per il controllo del dolore oncologico. Ricovero in regime ordinario Degenza in camera singola con bagno riservato e possibilità di pernottamento di un familiare. Continuità assistenziale garantita dai medici della Struttura Cure Palliative nelle ore diurne feriali e dai Medici della Struttura di Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza nelle ore notturne e nei giorni festivi. Applicazione di Protocolli Terapeutici di supporto strettamente personalizzati per ogni singolo paziente. Personale dell’Hospice 1 medico della Struttura Cure Palliative, 1 coordinatore infermieristico, 6 infermieri, 3 operatori socio sanitari, 1 psicologo, 1 assistente sociale, 1 assistente spirituale per le persone che lo richiedono. Orari e visite ai pazienti Le visite di familiari e amici sono libere. L’Hospice è aperto 24 ore su 24. E’ opportuno che le visite siano subordinate ai desideri delle persone assistite. Per le visite nella fascia notturna, dalle ore 21 alle 7, è necessario un preavviso al personale di servizio. Punti di forza Collaborazione con il volontariato: oltre 230 volontari coinvolti nelle attività del reparto con le associazioni Progetto Vita, Astro e Pulmino Amico, Con Te, La Via del Cuore.  Cos’è l’Hospice “Hospice” è una parola inglese, derivante dal termine latino “hospitium”, che da noi viene tradotta con: “luogo di accoglienza e ricovero per malati verso il termine della vita, in particolare, ma non esclusivamente, malati di cancro”. Hospice designa, quindi, una struttura socio-sanitaria residenziale per malati terminali, luogo d’accoglienza e ricovero temporaneo dove il paziente, per il quale non è più possibile svolgere una adeguata assistenza a domicilio, viene accompagnato nelle ultime fasi della sua vita con un appropriato sostegno medico, psicologico e spirituale, affinché le viva con dignità nel modo meno traumatico e doloroso possibile, con la presenza e il sostegno psicologico e sociale anche delle persone che sono particolarmente legate al paziente (partner, familiari, amici). Per questi motivi si può parlare dell’Hospice come di un approccio sanitario inclusivo (globale, olistico) che va oltre l’aspetto puramente medico della cura, intesa non tanto come finalizzata alla guarigione fisica (spesso non più possibile) ma letteralmente al “prendersi cura” della persona nel suo insieme. “Hospice” è un servizio di assistenza per le persone affette da patologie evolutive irreversibili per le quali non esistono trattamenti risolutivi, che non risponde più alle terapie curative ordinarie (radioterapia, chemioterapia, intervento chirurgico, ecc.), e che quindi necessitano di un’assistenza finalizzata al controllo del dolore, alla prevenzione e cura delle infezioni, al trattamento fisioterapico e al supporto psico-sociale anche a favore dei familiari prima e dopo il decesso del congiunto.