Asti si conferma, nel panorama regionale, un polo di eccellenza per la donazione del sangue: “In base all’andamento di quest’anno – conferma Francesco Carubia, responsabile del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’ospedale Cardinal Massaia – puntiamo a chiudere il 2009 con 16.400 unità di sangue intero raccolto contro le 15.270 del 2008. Anche le cessioni ad altri ospedali sono in aumento: dalle 9.700 che abbiamo assicurato l’anno scorso prevediamo di passare alle 10.500 del 2009”.
I dati comparativi tra raccolta-distribuzione e popolazione indicano che nell’Astigiano le unità di sangue intero raccolto ogni mille abitanti sono 76 contro le 51 del Piemonte. Nel 2008, inoltre, sono state raccolte 4.000 unità di plasma da aferesi, il che significa 28 litri conferiti all’industria contro i 15 assicurati dal Piemonte.
I mesi di luglio e agosto hanno fatto innalzare il picco di forniture verso altri ospedali: “In base al piano di compensazione della Regione – spiega il dottor Carubia – siamo impegnati a inviare sangue alle Molinette di Torino e al nosocomio di Cagliari: la prima struttura ha ricevuto 900 sacche, la seconda 580. Ma quest’estate abbiamo dovuto sopperire anche alle emergenze registrate negli ospedali di Alessandria, Novi Ligure e Genova: complessivamente 200 le sacche di sangue intero assicurate loro”.
Ai donatori (8.500 quelli periodici, di cui un migliaio tesserati nel 2009) l’appello affinché anche in questo ultimo scorcio dell’anno non facciano mancare il proprio apporto: “Prima che l’influenza metta a letto anche loro – dice Carubia – vogliamo invitarli a continuare a offrire sangue per consentirci di coprire le necessità interne degli ospedali di Asti e Nizza e di soddisfare gli obiettivi del piano di compensazione regionale”.
Il numero di donatori è uno degli elementi che contribuisce a distinguere Asti in ambito regionale: nella nostra provincia se ne contano 43 ogni mille abitanti contro i 30 del resto del Piemonte. Positivo anche il rapporto tra nuovi donatori e popolazione: 5 nell’Astigiano ogni mille abitanti contro i 4 del Piemonte.
Intanto è da poco terminata la seconda parte del progetto internazionale sulla qualità del sangue che vede Asti collaborare con l’Albania. Al “Cardinal Massaia” la dottoressa Viola Bezhani, responsabile del Centro Trasfusionale dell’ospedale di Korçe, per due settimane ha proseguito lo stage, avviato la scorso anno, su raccolta sangue, lavorazione degli emocomponenti in laboratorio e criteri di valutazione per la selezione dei donatori.
Il progetto è  sostenuto dal Ministero degli Esteri italiano e da quello della Salute albanese: in virtù degli ottimi risultati registrati annualmente nella raccolta del sangue, Asti è tra i cinque centri trasfusionali italiani impegnati a sostenere quattro ospedali albanesi.