PROTEZIONE CIVILE PIEMONTESi è celebrata ieri nel Lingotto Fiere di Torino la Festa dei volontari della Protezione civile del Piemonte. Alla manifestazione erano presenti il presidente della Regione, Roberto Cota, l’assessore della Protezione civile, Roberto Ravello, la rappresentante del Dipartimento nazionale, Titti Postiglione, il vicepresidente del Consiglio regionale, Roberto Placido, il coordinatore regionale  del volontariato, Bertone, i rappresentatati dei coordinamenti provinciali degli Antincendi boschivi, le associazioni che collaborano nel sistema (Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Carabinieri, Associazione nazionale assistenze pubbliche. All’inizio un minuto di silenzio è stato dedicato ai volontari che hanno perso la vita in operazioni di soccorso, poi sono stati ricordati gli interventi di emergenza degli ultimi tre anni. In questo periodo la Protezione civile è intervenuta non solo nel territorio piemontese, ma anche in Liguria, Puglia, Veneto, Haiti ed  in Emilia. L’esperienza emiliana, 148 giorni con 1500 volontari per assicurare assistenza di 500 persone e 46.000 pasti erogati,  è stata particolarmente impegnativa per le varie componenti della Colonna mobile regionale, che ha dimostrato grande professionalità nell’assistere una popolazione eterogenea, con esigenze culturali estremamente diversificate e la cui convivenza non era assolutamente facile. In questa missione, utilizzando le specificità di ogni gruppo, sono stati utilizzati al meglio le varie  problematiche. Nel campo era stata allestita la struttura protetta per l’infanzia, unica realtà in Italia, la popolazione era seguita da medici psicologi, gli AIB hanno costituito per ogni tenda una rete antincendi e i bagni erano igienizzati ogni ora. “Grazie per tutto quello che fate per la comunità piemontese – ha dichiarato il presidente Cota – In due anni e mezzo di mandato ho potuto toccare con mano la straordinaria professionalità e il grande cuore della nostra Protezione civile e dei volontari che la sostengono e le permettono di funzionare cosi bene. Siete donne e uomini che credono profondamente in quello che fate e lo si vede sempre quando siete chiamati durante le emergenze. Se l’ultimo alluvione che il Piemonte ha subito lo scorso anno non ha fatto registrare vittime,lo si deve a voi: ho passato tre giorni nella Sala operativa della Protezione civile ed ho constatato che in almeno tre casi non ci sono state vittime per le azioni di prevenzione messe in campo. Questa professionalità è una fortuna tutta piemontese, che deve renderci orgogliosi”. “Viviamo oggi un momento di difficoltà – ha poi sostenuto Cota – Lo vediamo tutti i giorni, non si deve dire altro: lo Stato non dà i soldi, gli enti locali ne hanno sempre meno proprio per i mancati trasferimenti. Per questo occorre dare delle priorità per le poche risorse a disposizione e io vi assicuro che voglio che la Protezione civile continui ad essere una priorità. I soldi spesi per voi sono soldi spesi benissimo, che moltiplicano il loro valore. Sono altresì preoccupato per il dissesto idrogeologico, visto che il Governo, dei 65 milioni promessi ne ha dati finora solo 12 e noi abbiamo oltre 200 interventi da fare. Voi non potete fare i miracoli, ed e’ giusto che il Piemonte abbia quanto pattuito. Ma questa è anche una giornata di festa, quindi vi saluto con un caloroso ringraziamento per tutto quello che fate, anche fuori regione: la solidarietà è un valore importante e noi in Piemonte vogliamo che continui ad essere tale. Un abbraccio sincero e buon lavoro”. L’assessore Roberto Ravello ha dal canto suo dichiarato: “Sono molto emozionato di essere sul palco davanti a questa platea. Non è stato facile conoscere le dinamiche di un sistema così complesso, e se nel 2011 non è stato possibile festeggiare la Giornata del Volontariato mi impegno a portare questa ricorrenza ad un rango più alto e proporrò alla Giunta regionale che sia fatta una legge che miri a rafforzare questo riconoscimento e che vada a consolidare l’indirizzo politico espresso nel ’97 per rafforzare l’interesse per il territorio e per chi ci lavora. Un particolare riconoscimento al nostro sistema per la sensibilità e delicatezza con la quale si presenta nelle comunità vittime di calamità. I sorrisi che vengono regalati al di fuori delle tende sono il valore aggiunto alla grande professionalità ormai patrimonio di tutto il sistema. Come tradizione la sobrietà con cui si celebra questa Giornata non è solo dovuta al momento economico, ma è uno dei valori del nostro volontariato, che si riconosce per la grande umiltà con cui lavorano. Mi impegno, come il presidente Cota, a sostenere come priorità il rafforzamento di questo meraviglioso castello che abbiamo costruito”