Una delegazione della LILT astigiana, guidata dal presidente Claudio Lanfranco, ha consegnato questa mattina a Luigi Robino, direttore generale dell’Asl AT, i moduli con le 679 firme raccolte  in questi mesi a favore dell’hospice, struttura di assistenza e ricovero per malati terminali di cui l’Astigiano non è ancora dotato.
“Consideriamo quello dell’hospice – ha sottolineato Lanfranco – un progetto da fare con urgenza. L’Asl in questi anni ha attuato molte realizzazioni in ambito ospedaliero, ma anche territoriale: contesto naturale, quest’ultimo, per l’attivazione dell’hospice”.
La necessità  di realizzare la struttura è stata condivisa, fin dal 2006, nel tavolo di lavoro che ha coinvolto, oltre all’Azienda sanitaria, Comune di Asti, Provincia, organizzazioni sindacali, Casa di riposo “Città di Asti”, all’epoca candidata a ospitare la residenza per i malati terminali: l’impegno venne sottoscritto in un protocollo d’intesa.
“Intanto in questi anni – ha spiegato Robino – altre ipotesi di localizzazione della struttura si sono fatte avanti. Convengo con la LILT, le cui 679 firme sono un ottimo stimolo per riattivarsi, sulla necessità di riprendere celermente la questione e giungere a decisioni definitive. Sarà mia cura proporre agli altri soggetti la convocazione del tavolo di lavoro, a cui la Lega italiana per la lotta contro i tumori potrebbe partecipare come osservatore”.
Proposta accolta con favore da Mario Aresca, uno dei nove volontari componenti la delegazione LILT, mentre Mariangela Cotto ha ricordato che la raccolta firme continuerà con altre uscite, in coincidenza con lo svolgimento di Sagre e Palio. Accogliendo una richiesta del sodalizio, che vi collocherà una propria postazione, l’Asl ha dato la disponibilità a utilizzare l’atrio del Cardinal Massaia.
Robino ha anche sottolineato “che l’Azienda sanitaria, in questi anni, non ha perso tempo, dando vita al Gruppo di cure palliative, attivo sia in ospedale che sul territorio, proprio per rispondere al bisogno di assistenza dei malati terminali. Nell’Astigiano non mancano immobili in cui ospitare l’hospice: basta decidere tutti insieme, mentre trovo appropriata l’ipotesi di attivare un gruppo di medici organizzati alla casa di riposo Città di Asti, venendo incontro alla necessità espressa di recente dal sindaco Galvagno”.
Altri argomenti affrontati nell’incontro di stamane, il finanziamento dell’opera, i tempi di realizzazione (all’incirca due anni) e la gestione del servizio.