La Protezione Civile di Asti ha concluso i festeggiamenti per il ventesimo anniversario dalla sua fondazione con lo stesso spirito di servizio che l’ha resa celebre e amata dai suoi concittadini: lavorando. L’associazione, con sede legale in via Monti 52 e sede operativa in via Govone, è guidata da oltre dieci anni da Oscar Ferraris con il supporto del vice Davide Canavero e consta di 46 volontari, un direttivo composto da sette membri, sei capisquadra e quattro reperibili 24 ore su 24. Si suol dire che “vent’anni si compiono una volta sola” ma i volontari, di comune accordo, hanno deciso di preferire a rinfreschi ed onorificenze varie il puntare sulla formazione e svolgere opere di pubblica utilità, promuovendo tre eventi a costo zero che si sono ufficialmente conclusi nel week-end appena trascorso. Il primo è stato il percorso fotografico inaugurato il 1° maggio nei locali dell’Archivio di Stato di Asti (via Govone 9): tante le immagini che hanno sintetizzato le attività svolte dal giugno 1995, pochi mesi dopo il terribile alluvione che nel novembre del ’94 devasto l’Astigiano, fino ad oggi. A conclusione della ricorrenza il 5 e 6 giugno i volontari hanno tenuto, in un primo momento, specifici corsi teorici-pratici di formazione e addestramento che hanno coinvolto circa una trentina di addetti per poi tornare sul campo, con interventi di bonifica nell’alveo del torrente Borbore in località Revignano. La zona era già stata interessata lo scorso 23 maggio dall’intenso lavoro di una squadra che, in convenzione con l’Ufficio Ambiente del Comune di Asti, aveva provveduto a rimuovere decine di rifiuti ingombranti tra cui suppellettili, mobilio, una lavatrice e addirittura un telaio di Kart. Giornate d’intenso lavoro, supportate dall’Asp e il patrocino di Comune e Provincia, non solo per i volontari ma anche per la squadra cucina, che grazie alla disponibilità accordata dalla proloco ha potuto allestire il proprio campo base proprio a Revignano. Il caldo intenso e le “inseparabili” zanzare, particolarmente presenti nelle vicinanze di corsi d’acqua, hanno accompagnato anche le oltre tre ore di pulizia del Rio San Carlo (che scorre nelle vicinanze del Golf Club Città di Asti) svoltesi giovedì 4 giugno e che hanno permesso la rimozione di una cospicua massa d’ingombranti ostruente il regolare deflusso delle acque dal tratto terminale fino alla confluenza con il fiume Tanaro. Nella circostanza, dopo aver sfalciato la vegetazione infestante, sono emerse tre dighe naturali createsi a seguito della caduta di alberi di alto fusto che i volontari hanno in programma di  rimuovere nel corso della settimana.   Fabio Ruffinengo