CavalleraPer promuovere la cultura della prevenzione e del primo soccorso e favorirne la diffusione capillare sul territorio piemontese, anche nei luoghi di interesse culturale, la Regione ha acquistato 280 defibrillatori all’interno di un programma iniziato due anni fa e finanziato con fondi ministeriali per 584mila euro dedicati oltre all’acquisto dei macchinari, ai corsi di formazione e alla campagna di comunicazione. Le finalità dell’iniziativa sono state presentate il 31 ottobre nella sede della Fondazione Circolo dei Lettori, alla presenza degli assessori regionali alla Sanità, Ugo Cavallera, e alla Cultura e Politiche giovanili, Michele Coppola, del direttore del Dipartimento 118, Danilo Bono, e del direttore della struttura complessa Cardiologia II dell’ospedale Molinette di Torino, Sebastiano Marra. I 280 defibrillatori sono stati così ripartiti: 130 ai Comuni (9 a Torino, 21 alle altre città capoluogo, 100 ai piccoli Comuni), 62 alle associazioni di volontariato, 40 alle Forze armate, Vigili del fuoco, Polizia e Guardia di Finanza, 28 per la continuità assistenziale e 20 ai luoghi di interesse culturale, dove ampio e costante è l’afflusso di persone di ogni età. Il primo è stato consegnato al Circolo dei Lettori di Torino, che vanta ogni anno 150mila presenze, ma altri macchinari andranno, ad esempio, alla Reggia di Venaria (800mila visitatori all’anno), al Museo del Cinema (600mila) e al Museo Egizio (500mila). L’assessorato alla Sanità ha anche predisposto le attività per la formazione: sono stati accreditati 25 enti e tra questi le principali istituzioni culturali piemontesi e da giugno ad oggi sono già state formate oltre 1800 persone. E’ stata anche predisposta una campagna informativa con lo slogan “Anche tu puoi far battere un cuore”. “Abbiamo avviato un progetto il cui obiettivo è promuovere la cultura della prevenzione tra i cittadini – ha dichiarato Cavallera – Con la diffusione dei defibrillatori intendiamo ulteriormente rafforzare il sistema dell’emergenza-urgenza che è uno dei migliori a livello nazionale, con il Dipartimento 118 e la rete ospedaliera per le cure delle malattie cardiache”. “Per il ruolo strategico che ricopre la cultura è parte del dna del Piemonte – ha evidenziato Coppola – La cultura è infatti il miglior alleato del lavoro, dello sport e della salute. Proprio con l’assessorato alla Sanità in questi mesi abbiamo avviato diverse collaborazioni che vedono la cultura protagonista negli ospedali, come il Sant’Anna e il Regina Margherita, attraverso la lettura e l’arte. Mancava un tassello, che completiamo con l’operazione defibrillatori, che mette a disposizione uno strumento di pronto intervento nei luoghi di cultura che hanno un’affluenza di pubblico significativa”. Le statistiche evidenziano che ogni anno in Italia circa 60mila persone sono colpite da arresto cardiaco improvviso: la percentuale dei decessi è del 10%; nel 30% avrebbero potuto essere salvate grazie ad un intervento tempestivo.